Omelia (03-05-2024) |
Missionari della Via |
Quando si cala il Vangelo nella vita, le persone vengono colte da meraviglia: sembra che quelle parole, magari un tempo ascoltate superficialmente, ora penetrino nel profondo. Così è stato per Tommaso e Filippo che continuavano a porre a Gesù delle domande, e Gesù esclamò: «Non avete ancora capito? Non sapete che io sono nel Padre e il Padre è in me» e che voglio farvi fare cose grandiose se mi accogliete nella vostra vita? Se ci esaminiamo bene anche noi, tante volte Gesù non lo capiamo e la nostra obbedienza di fede vacilla davanti alla grandezza di Dio. Talvolta, invece, non vogliamo capire, perché quello che sentiamo non ci fa comodo: mentre Gesù si rivela come dono d'amore e comunione, spingendoci ad amare, noi ci ripieghiamo su noi stessi, intenti ad autoconservare... Oggi il Signore ci dice con forza: «Ancora non avete capito?». Perciò chiediamoci: noi conosciamo veramente la nostra fede o uno sconosciuto che bussa alla porta per insegnarci la sua versione su Dio ci trova ignoranti? E, al contempo, posso dire di conoscere un po' Gesù? Sto cercando di coltivare l'intimità con Lui? Se amiamo qualcuno non cerchiamo forse di capire qualcosa di lui? Esercizio spirituale: Se abbiamo dubbi o cose poco chiare sulla nostra fede, chiediamo a un cristiano ben preparato risposte convincenti; poi, apriamoci alla grazia che ci supera con la preghiera e dialoghiamo con Gesù! Apriamoci a Cristo che ci dice chiaramente che vuole farci fare cose grandi, apriamoci alla visione delle cose dall'ottica di Dio. «I santi hanno coltivato la conoscenza di Dio sia con l'apprendimento delle verità della fede sia con la preghiera: «La lettura (dell'Imitazione di Cristo) fu anch'essa una delle grazie più grandi della mia vita, la feci accanto alla finestra della mia stanza da studio, e l'impressione che ancora ne risento è troppo intima e dolce perché io possa esprimerla. Tutte le grandi verità della religione, i misteri della eternità, immergevano l'anima mia in una felicità che non era di questa terra... Presentivo ciò che Dio riserva a coloro che l'amano (non già con l'occhio dell'uomo, bensì con quello del cuore), e vedendo che le ricompense eterne non hanno proporzione alcuna con i leggeri sacrifici della vita, volevo amare, amare Gesù con passione, dargli mille prove d'amore finché lo potevo ancora» (S. Teresina). |