Omelia (08-05-2024) |
Missionari della Via |
Commento su Giovanni 16,12-15 Gesù parla di una verità tutta intera alla quale lo Spirito Santo ci guiderà. Questa parola è liberante: ci rivela che Dio non ci schiaccia, non ci dà pesi che non possiamo portare, ma ci conduce, aiutandoci a crescere, maturando le cose nel tempo. Pensate: se sapessimo tutto prima, quante cose ci schiaccerebbero? Ecco, Dio è così, si fa conoscere man mano, ci accompagna progressivamente. Una bella immagine dell'AT dice che Dio è come un pastore che porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri. Così, accompagna con tenerezza, adattandosi al passo di ciascuno, aiutandoci a crescere. Una donna un giorno mi chiese come mai Dio non fosse comprensibile in tutte le sue sfaccettature; le risposi che è una grazia, perché se Dio fosse riponibile nella nostra piccola scatola cranica, non sarebbe Dio! Egli è più grande di noi, vede più avanti di noi e tutto ciò che lo Spirito ci suggerisce è profumo di Lui. Il profumo ha una caratteristica bellissima, si diffonde nell'aria e lascia bellezza attorno a sé; così sono tutte le verità che lo Spirito Santo ci porta a conoscere, e non tutte in una volta, ma un passo dopo l'altro! Perciò, se abbiamo incontrato Gesù, non solo la nostra conversione è continua ma anche il nostro pensiero è in eterna conversione, perché si apre agli spazi sconfinati dell'amore. È lo Spirito che prenderà l'amore di Dio e lo poserà nei nostri cuori! A noi lasciarci condurre da Lui, imparando a condurre gli altri, aiutandoli a maturare, dando a ciascuno il tempo di crescere! «Guidami Tu, Luce gentile, attraverso il buio che mi circonda, sii Tu a condurmi! La notte è oscura e sono lontano da casa, sii Tu a condurmi! Sostieni i miei piedi vacillanti: io non chiedo di vedere ciò che mi attende all'orizzonte, un passo solo mi sarà sufficiente. Non mi sono mai sentito come mi sento ora, né ho pregato che fossi Tu a condurmi. Amavo scegliere e scrutare il mio cammino; ma ora sii Tu a condurmi! Amavo il giorno abbagliante, e malgrado la paura, il mio cuore era schiavo dell'orgoglio; non ricordare gli anni ormai passati. Così a lungo la tua forza mi ha benedetto, e certo mi condurrà ancora, landa dopo landa, palude dopo palude, oltre rupi e torrenti, finché la notte scemerà; e con l'apparire del mattino rivedrò il sorriso di quei volti angelici che da tanto tempo amo e per poco avevo perduto» (S. John Henry Newman). |