Omelia (19-05-2024)
padre Ezio Lorenzo Bono
Gli spiriti liberi

I.
Sabato scorso (11-5-2024) ho partecipato in Vaticano al "World Meeting on Human Fraternity" insieme ad altri colleghi, alla presenza di autorità politiche e civili mondiali, artisti e una trentina di premi nobel. Nell'udienza privata Papa Francesco ci ha detto: «In un pianeta in fiamme, vi siete riuniti con l'intento di ribadire il vostro "no" alla guerra e "sì" alla pace, testimoniando l'umanità che ci unisce e ci fa riconoscere fratelli».  
Nella cerimonia conclusiva del meeting è intervenuta, tra gli altri, la premio nobel per la pace la yemenita Tawakkul Karman, con un discorso in difesa delle donne palestinesi che, dice, stanno pagando un prezzo estremamente alto di fronte al mondo intero. E dopo aver condannato anche l'Italia perché produttrice di armi, concluse con veemenza il suo discorso gridando "il mondo ora rimane in silenzio di fronte al genocidio e alla pulizia etnica e a ciò che sta accadendo al popolo palestinese a Gaza". Parole forti che come c'era da aspettarselo, hanno suscitato reazioni indignate da parte di Israele.
Lasciando da parte la questione su chi ha ragione o meno, devo dire che sono rimasto colpito e affascinato dalla libertà di spirito di questa donna, che come tanti altri premi nobel per la pace, non si limita a discorsi diplomatici o politicamente corretti, ma grida al mondo tutta la sua indignazione per le ingiustizie e le violenze contro i più fragili.
Il filosofo Nietzsche ha parlato più volte nei suoi libri (come per esempio in "Al di là del bene e del male") degli spiriti liberi, definendoli come persone che mantengono saldi i loro ideali al di sopra del gioco delle rivendicazioni e dei rinforzi sociali.
Gli spiriti liberi sono delle persone "ribelli" che non si lasciano imbrigliare da condizionamenti di nessun tipo, non sono schiavi di nessuno. Hanno ideali in cui credere e per i quali lottano. Non sono dei bohémien che viaggiano per il mondo in camper, senza impegnarsi seriamente in nessuna relazione e per nessuna causa. L'ideale dello spirito libero di Nietzsche però non è esattamente quello che per me è uno spirito libero. All'ideale di Nietzsche si sono ispirati i vari D'Annunzio che si spacciavano per spiriti liberi quando in realtà erano solo dei libertini e schiavi della voluttuosità, o i vari Hitler e dittatorielli di turno che si sono identificati con l'idea nietzschiana del super uomo.
Più volte nel decalogo dello spirito libero di Nietzsche ricorre l'idea che per essere spirito libero bisogna staccarsi dalla religione e dall'appartenenza alla Chiesa.

II.
Secondo me Nietzsche ancora una volta si inganna. Lo spirito più libero che la storia ha mai conosciuto è Gesù Cristo. Anche Lui come tutti i "ribelli liberi" ha vissuto con una grande libertà interiore e indipendenza di pensiero. Ha criticato spesso e apertamente le autorità religiose del suo tempo, come i farisei e gli scribi, per la loro ipocrisia e il loro formalismo. Ha sfidato le tradizioni religiose e ha invitato le persone a una relazione personale con Dio basata sull'amore e sulla compassione. Ha accolto gli emarginati e discriminati (lebbrosi, i pubblicani e le prostitute) infrangendo le barriere sociali del suo tempo. Ha proposto insegnamenti innovativi in contrasto con le concezioni tradizionali di giustizia e religione. Ha mostrato una libertà interiore: nonostante le pressioni e le minacce, rimase fedele alla sua missione e ai suoi valori. Ha accettato liberamente la morte (come l'altro spirito libero Socrate).
Ma soprattutto Gesù Cristo ha dato fondamento alla libertà che deve fondarsi sulla Verità che coincide con Lui stesso "Io sono la verità" e conclude "la verità vi farà liberi". Quindi Nietzsche e compagnia bella, autodefinendosi come degli Anti-Cristo, si pongono conseguentemente come anti-Verità, e quindi anti-libertà, perché senza verità non c'è libertà. Nella menzogna non c'è libertà.
Lo Spirito libero è quello che ha ricevuto lo Spirito di verità che è lo Spirito di libertà e cioè "il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre". E Gesù aggiunge: "Quando verrà Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità".
E' solo dopo aver ricevuto lo spirito di verità che gli apostoli si sono liberati dalle loro paure e hanno iniziato a evangelizzare, affrontando minacce e persecuzioni, fino al martirio.

III.
In conclusione. Nel suo libro "Umano troppo umano" Nietzsche afferma che per provare se qualcuno appartiene agli spiriti liberi, si esamini il suo sentimento per il cristianesimo: "Se il suo atteggiamento verso di esso è in un qualsiasi modo non critico, voltiamogli le spalle". Non è certamente l'atteggiamento di uno spirito libero quello di chi si sottrae al confronto aperto con gli altri e rimane vittima dei propri pregiudizi e di stereotipi triti e ritriti. Come i chiacchiericci dei vari Odifreddi o i vari Bonolis, i quali come bravi influencer diffondono le loro opinioni pseudoscientifiche, senza discorsi critici autentici, ma con discorsi molto opinabili e alla moda, come ci hanno abituato i vari "ferragnez".
Lo Spirito di verità disceso a Pentecoste e che abbiamo ricevuto nel Battesimo, ci fa diventare spiriti liberi che non hanno bisogno di assoggettarsi a nessun padrone perché appartengono a Dio e non al mondo, non adorano gli uomini (desacralizzano i potenti di turno rifiutandosi di offrire loro incenso) e non devono rispondere a nessun potente, ma solo all'Onnipotente.