Omelia (19-05-2024)
padre Antonio Rungi
Con lo Spirito giusto

Celebriamo oggi la Pentecoste, la solennità che ci ricorda il momento in cui avviene la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, riuniti in preghiera nel Cenacolo insieme alla Beata Vergine Maria.
Sono esattamente cinquanta giorni dalla Pasqua del Signore e della sua risurrezione. Mentre ascende al cielo, Gesù promette l'immediato invio dello Spirito Santo sugli Apostoli.
Il racconto dettagliato viene presentato nel testo degli Atti degli Apostoli che la liturgia di questa giornata inserisce come certificazione attendibile per poter capire quello che noi oggi celebriamo.
Il Vangelo inizia come sempre con "in quel tempo". Non sappiamo in quale tempo collocare questo testo, ma certamente è il tempo in cui Gesù dopo l'ascensione promette lo Spirito Santo e rassicura gli apostoli che non li lascerà soli; perciò rivolgendosi agli apostoli, in questo contesto, effettivamente dice qualche cosa che ha attinenza con il Consolatore, con lo Spirito di verità, che quando verrà e che Egli manderà dal Padre, lo Spirito della verità farà capire tutto.
La dottrina che riguarda lo Spirito Santo afferma che procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato.
Le persone della Santissima Trinità sono tre, uguali e distinte, ma sono un solo Dio. Ebbene lo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio egli darà testimonianza di Gesù e confermerà tutto ciò che il Signore ha compiuto per la salvezza del mondo, quale Figlio di Dio e Redentore.
Di conseguenza lo Spirito Santo darà testimonianza di che Gesù è davvero il Figlio di Dio e gli apostoli saranno convinti più che mai nel dare testimonianza della divinità di Cristo, perché gli apostoli sono stati con Gesù fin da principio. Essi sono capaci di comprendere la sua persona e la sua missione. Con queste parole Gesù ci fa capire che il progetto della salvezza riguarda tutti gli esseri umani e noi siamo in lui da sempre, da principio. Possiamo ben dire che non siamo frutto del caso, ma Dio ci ha pensato dall'eternità; per cui nella nostra esperienza di vita terrena in attesa di quella eterna, il Signore ci accompagna con il dono dello Spirito.
Egli ha pensato a noi fin dal momento in cui nella sua mente ha guardato alla nostra umile persona, pensandoci fin dall'inizio. Certamente ci penserà anche al termine di questa nostra vita, indirizzando la nostra esistenza vero la felicità eterna.
La missione dello Spirito Santo è ben delineata nel Vangelo della Pentecoste è una missione quindi di santificazione dei credenti. È molto importante capire la missione dello Spirito Santo. Il compito del Paraclito sarà quello di far capire agli apostoli molte cose che oggi non sono in grado di capire o di portarne il peso.
Gesù vorrebbe aprirsi totalmente agli apostoli vorrebbe dire tutto, ma sa che non sono forti e non sono in grado di comprendere tutto.
Siccome non sono preparati perché sono nella condizione umana, evita di dire ciò che voleva dire perché manca in loro la forza dello Spirito Santo, che scenderà nel giorno della Pentecoste. "Quando verrà Lui lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà di se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future".
Discendendo dal cielo e calandosi sulle teste degli Apostoli, chiaramente lo Spirito Santo comunicherà la forza interiore per capire ciò che il Signore in quel momento non ha detto agli apostoli, ma lo Spirito Santo illuminerà la mente e le coscienze degli apostoli per cercare la verità tutta intera, senza parzialità.
Tutto quello che il Padre possiede è del Figlio e dello Spirito, perché Dio è Uno e Trino. Per questo dice che lo Spirito Santo prenderà del suo e lo comunicherà al mondo. Lo Spirito Santo trasferirà sugli apostoli tutto ciò che costituisce la natura divina ed umana della persona di Cristo. Egli dirà le cose essenziali per poter camminare sulla via della verità, della giustizia e della pace.
In fondo lo Spirito Santo, la Terza persona della Santissima Trinità, discendendo sugli Apostoli non fa altro che confermare tutto ciò che gli apostoli hanno vissuto vicino a Gesù e di fortificarli nel cammino della missione e della santificazione.
La liturgia ci fa riflettere ulteriormente sul dono dello Spirito Santo attraverso la sequenza che ascolteremo in questa solennità. Questa sequenza ci aiuta ad essere gioiosi, fiduciosi e speranzosi. Un inno, quindi, ricco di stimoli e di immagini che ci danno l'esatta idea dello Spirito Santo e della sua silenziosa opera nel nostro cuore e nella nostra mente perché possiamo vivere felici e santi.