Omelia (26-05-2024) |
padre Paul Devreux |
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Il monte che Gesù ci indica è il luogo dove posso fermarmi, e fare memoria di tutto ciò che ho vissuto con lui, di ogni esperienza che ho fatto della sua presenza e di tutto ciò che mi ha insegnato. È bene ritrovare questo luogo ogni giorno, magari la mattina, per impostare bene la giornata. San Benedetto diceva: "Prega e lavora". Due cose da fare insieme e separatamente, ma meglio è cominciare la giornata con la preghiera, che è anzitutto un fermarsi. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Questo prostrarsi di fronte a lui, è un segno di venerazione e di ammirazione per Gesù e per quello che ha fatto. Ma cosa intende l'autore con questo dubitare? Certamente non dubitano della sua presenza e risurrezione, perché lo vedono. Allora questo dubbio forse riguarda loro. Riguarda la loro fede, speranza e carità. Anche io posso dubitare della mia capacità di seguirlo. Tutto dipende da quanto credo nella sua proposta di vita. Ma solo provando ad amare come Lui mi ha amato, potrò capirlo. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Il potere che riceve Gesù è quello di amare e di sostenere chi prova a farlo. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, Battezzare significa immergere nella Trinità. Significa aiutare il fratello a scoprire l'amore del Padre per il Figlio e del Figlio per il Padre, che genera lo Spirito Santo, lo Spirito giusto, carico di quelle verità di cui abbiamo bisogno per vivere bene e intelligentemente, e che il Signore ci manda. insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Che si riassume tutto nell'amare i fratelli come Gesù ha amato noi. Ma è anche quello che contempliamo nella Trinità; tre persone che si amano e lo dimostra il fatto che si stimano, tant'è vero che ognuno ci rimanda agli altri. nessuno parla mai di se stesso. Il Padre c'invita ad ascoltare il Figlio, il Figlio viene per rivelarci il Padre, lo Spirito santo viene per ricordarci cosa a fatto Gesù, per rivelarci il Padre, E il colmo di tutto è che Gesù, in comunione con il Padre e lo Spirito Santo dichiara che noi faremo cose più grandi di Lui! Segno che ci stimano e ci amano! È importante contemplare la Trinità, perché è il modello giusto da seguire e da imitare. Più riusciamo ad essere come loro, a loro immagine e somiglianza, più saremo creature non bestiali ma umane e capaci di crescere e amare. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». E per questo Signore, ti ringraziamo. Grazie perché c'inviti a vivere nella tua famiglia e a creare relazioni famigliari. Grazie perché aiutandoci a fare questo e a crederci, tu rispondi al nostro bisogno più grande. Buona festa. |