Omelia (31-05-2024)
don Giampaolo Centofanti
Commento su Luca 1,39-56

Certi notabili religiosi del tempo non riconoscono Gesù nemmeno dopo la meravigliosa predicazione, vita, i miracoli, la morte di donazione totale, la resurrezione. Invece nella sconosciuta al mondo semplicità quotidiana di queste donne la venuta di Dio con i suoi doni è riconosciuta fin dal suo germogliare. E così si sviluppa la grazia di Dio, nella concreta vita quotidiana. Lì gli incontri toccano la vita concreta e la rinnovano nel vissuto, non con lezioni astratte. E il seme cresce nella pace, fuori da tanti vuoti clamori e talora pericoli. Così spesso il vero profeta è il popolo perché cercando nella vita concreta senza altri interessi un po' di amore di Dio, il suo aiuto, un po' di fraternità più facilmente sperimenta nella propria concreta vita i benefici delle grazie, delle nuove grazie che Dio dona nel corso della storia.