Omelia (16-05-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gv 17,20-26 Dov'è il Padre? Il Padre è nel Figlio. E dov'è il Figlio? Il Figlio è in noi. Qual è la parte più visibile di Dio? Noi. Questa è la grande responsabilità che ci è stata consegnata, e cioè quella di essere la visibilità di Dio. E ciò è possibile perché l'amore ci fa entrare nell'altro in maniera profonda. Quando si ama qualcuno allora quell'amore ci entra talmente dentro che tutto quello che si fa è influenzato da quell'amore. In questo senso ogni cosa parla di quell'amore. Tutto ciò che Gesù ha fatto nella vita lo ha fatto rendendo visibile l'amore del Padre. E questo perché è talmente forte e vero l'amore che ha per il Padre e che il Padre ha per Lui, che ogni cosa che ha fatto l'ha fatta influenzato da quest'amore. Allo stesso modo l'amore profondo per Cristo dovrebbe raggiungere così profondamente noi da lasciare che questo amore influenzi tutto quello che facciamo così da poter dire che ogni cosa fatta è un modo di mostrarsi dell'amore di Cristo. Chi vede cioè quello che facciamo, in un certo senso, vede l'amore di Cristo, e chi vede l'amore di Cristo vede l'amore del Padre. Nessuno allora può dire di non vedere Dio, perché incontrando ogni cosa fatta da un discepolo che ama Gesù, è incontrare nei fatti Cristo stesso. È così che Dio ha scelto di toccare la vita degli uomini: attraverso Suo Figlio. E Suo Figlio ha scelto di toccare la vita degli uomini attraverso di noi. La più grande nostra responsabilità è non tradire questo passaggio di amore. Quando noi non amiamo impediamo a Cristo di amare e agli altri di vedere Dio. L'evangelizzazione consiste solo nel permettere all'amore di passare attraverso di noi.
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