Omelia (28-05-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1 Pt 1,13-16 I versetti della prima lettera di Pietro, ci invitano a centrare la nostra attenzione sul cammino a cui tutti i cristiani sono chiamati: il cammino della santità. È una chiamata ad essere santi, non per i nostri meriti, non per le nostre volenterose perfezioni, ma perché Lui, il Signore è Santo. Questa chiamata alla santità è anche un impegno ad uscire dall'ignoranza, cioè a conoscere le vie del Signore, ad avvicinarsi al Vangelo, a nutrirsi della sua Parola che ci ridona vita nello Spirito. Esige in noi di non conformarci ai desideri dell'uomo vecchio, cioè non rimanere con quel "Io sono così e non posso cambiare", pensieri che portano alla morte di noi stessi e degli altri e non alla vita. Il cammino di santità viene tracciato chiaramente nel Vangelo, Gesù stesso lo dice: "Io sono la via, la verità e la vita". Centrarsi nel nostro perfezionismo non è santità, perché rimaniamo centrati nel nostro egoismo che si aggrappa alla bella figura, a desiderare di essere noi il centro, e quindi sempre nell'ego. La santità tiene lo sguardo rivolto al Signore e a quello che Lui mi chiede di vivere aperti al suo Spirito, essendo fecondi nel bene, in senso ampio e praticando le opere di bene.
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