Omelia (30-05-2024)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 1 Pt 2,9

La prima lettura della liturgia odierna, ci offre ancora le parole di Pietro che ci esorta a proclamare le opere ammirevoli da Dio compiuti. Chi siamo noi per fare questo? Lui stesso ce lo dice con chiarezza: Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio. Questa elezione non è escludente: mi è data per la mia adesione e decisione di scegliere Cristo nella mia vita. E' il Signore che ci ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Quindi ci sono due movimenti: uno da parte di Dio e uno da parte nostra. La meravigliosa opera compiuta da Dio per noi è l'opera della redenzione e della nostra salvezza per mezzo del suo Figlio Unigenito Gesù Cristo pietra angolare. Da parte nostra è l'apertura ad accogliere questo dono di grazia, credendo a Cristo Gesù e vivendo secondo le vie del Vangelo. È allora che in questo movimento diventiamo stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa. Indicando questo, Pietro fa riferimento al libro dell' Esodo 19:6: sono le parole che il Signore ordina a Mosè di riferire al popolo. Sacerdozio regale, perché possiamo compiere sacrifici di lode e di ringraziamento e perché siamo Figli di Dio. Nazione santa, perché in Cristo tutti i popoli, di ogni lingua e nazioni diventano in Cristo un popolo nuovo, non è un fatto politico ma spirituale, lavati e purificati nel battessimo per grazia dello Spirito Santo, Figli di Dio, membri della Comunità Ecclesiale.

Tocca a me, a te a noi popolo nuovo annunciare ciò che Dio ha fatto per noi. Pietro ci esorta a prendere consapevolezza di una realtà donata, che non può rimanere a livello di concetto, di ideologia, mondo astratto, ma è una realtà spirituale che muove la nostra vita quotidiana, che agisce nelle nostre motivazioni e scelte.


Signore Gesù, donami la grazia di aderire consapevolmente a te, al tuo Vangelo e partecipare attivamente a formar parte di questo popolo nuovo nella Chiesa.


La voce di Papa Francesco

"Il Vangelo è il vero antidoto contro la miseria spirituale: il cristiano è chiamato a portare in ogni ambiente l'annuncio liberante che esiste il perdono del male commesso, che Dio è più grande del nostro peccato e ci ama gratuitamente, sempre, e che siamo fatti per la comunione e per la vita eterna."

Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2014, 26/12/2013


Sr Monica Angulo FMA - cetra.moni@gmail.com