Omelia (01-06-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Comento su Mc 11,27-33 Possiamo immaginare, questo brano di Vangelo, come la scena di un film Siamo nel tempio, si avvicinano a Gesù tre personaggi che rappresentano tre categorie importanti di grande potere in quel tempo: il sacerdote che ha potere nell' ambito religioso, gli scribi che hanno il potere culturale e gli anziani che hanno il potere economico; sembrerebbe che lo cercano per una disputa di potere. Infatti gli domandano: Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farle? Possiamo dare diverse interpretazione a questa domanda. Il potere di questi tre personaggi non ha niente in comune con l'autorevolezza vissuta da Gesù. Gesù vive il potere dell'amore. Infatti, capovolge la risposta con un'altra domanda: Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi. Certamente i tre personaggi entrano in confusione e discutono fra di loro e arrivano a decidere la risposta: Non lo sappiamo. Non volevano rischiare la vita per paura della folla, non volevano mettersi davanti alla loro incredulità; neppure si aspettano la risposta di Gesù: Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose. È uno scontro di potere, il potere secondo la visione del mondo e il potere secondo il Vangelo, IL Vangelo di Matteo ce lo dice chiaramente: Gesù, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo». (Matteo 20:25-26)
|