Omelia (03-06-2024)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 12, 1-12

Per capire l'insegnamento universale della parabola dobbiamo domandarci: perché i contadini uccisero i servi che il padrone a più riprese invia loro e in ultimo il suo figlio?

Il motivo è semplice: si erano impossessati della vigna che era stata loro affidata perché venisse custodita, curata e fatta fruttificare.

Un'appropriazione indebita evidente anche oggi nei confronti della Madre Terra tutte le volte che viene saccheggiata senza criterio; nei confronti di ogni creatura quando viene considerata secondo la logica dell'usa e getta; nei confronti delle persone quando vengono trasformate in oggetti da sfruttare e dominare.

La parabola dei vignaioli omicidi, letta in questo modo, è una lezione che va oltre la storia di Israele per insegnarci la giusta posizione da assumere nel mondo e il giusto modo di considerarne il valore. Ogni persona e ogni cosa, non dovremmo mai dimenticarcelo, vale per se stessa e non solo perché ci è utile.


Perdonaci, Signore, per tutte le volte che ci siamo impadroniti della nostra esistenza e del mondo in cui viviamo. Facci comprendere il valore della fraternità universale con tutte le tue creature. Così sia.


La voce del Papa

«La spiritualità cristiana propone una crescita nella sobrietà e una capacità di godere con poco. È un ritorno alla semplicità che ci permette di fermarci a gustare le piccole cose, di ringraziare delle possibilità che offre la vita senza attaccarci a ciò che abbiamo né rattristarci per ciò che non possediamo. Questo richiede di evitare la dinamica del dominio e della mera accumulazione di piaceri».

FRANCESCO, Laudato si', n. 222


Don Giuseppe Tilocca - giustiloc@tiscali.it