Omelia (07-06-2024)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commeto su Gv 19, 31-37

«Uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua».

Le parole dell'evangelista Giovanni illuminano la solennità che oggi celebriamo mostrandoci il contenuto del cuore di Gesù. L'acqua e il sangue che da esso sgorgano sono l'esplicitazione del sogno che il Signore porta nel cuore per l'umanità intera. Un sogno che concretamente si può riassumere con due espressioni: "fraternità universale" e "amore gratuito". È, infatti, nell'"acqua" del Battesimo e nel "sangue" dell'Eucaristia che Gesù ci dona di crescere ogni giorno nella consapevolezza di appartenere ad una famiglia - estesa quanto l'umanità intera - chiamata a rendere visibile e concreto l'invito da lui dato ai discepoli nel Cenacolo: «con lo stesso con cui ho amato voi, amatevi tra di voi» (cfr Gv 13, 12. 17).


Signore, aiutaci a immergerci ogni giorno nel tuo sacratissimo cuore per trovare in esso la forza di realizzare nella storia, a vantaggio dell'umanità che soffre a causa delle guerre e dell'egoismo, il tuo sogno di fraternità, d'amore e di pace. Così sia!


La voce del Rettor Maggiore dei Salesiani

«La festa del Sacro Cuore di Gesù vuole incoraggiarci ad avere un cuore vulnerabile. Soltanto un cuore che può essere ferito è in grado di amare. Così, in questa festa, contempliamo il cuore aperto di Gesù per aprire anche i nostri cuori all'amore. Il cuore è il simbolo ancestrale dell'amore e molti artisti hanno dipinto la ferita al cuore di Gesù con l'oro. Dal cuore aperto si irraggia verso di noi il fulgore dorato dell'amore, e la doratura ci mostra inoltre che le nostre fatiche e le nostre ferite possono tramutarsi in qualcosa di prezioso».

DON ÁNGEL FERNÁNDEZ ARTIME, Messaggio, 9 giugno 2023


Don Giuseppe Tilocca -giustiloc@tiscali.it