Omelia (31-05-2024)
Missionari della Via


Maria, essendo "piena di Dio" era anche "piena di gioia". La gioia trabocca da tutto l'agire di Maria: sappiamo che raggiunse la cugina piena di trepidazione e, quando le due si incontrarono ed iniziarono a condividere le meraviglie di Dio, ecco l'esplosione di gioia e il canto del MagnificaT! La gioia cristiana non è l'euforia di un momento, ma nasce da quella profonda consapevolezza di essere amati da Dio e di non essere mai soli. La gioia è un frutto dello Spirito, è come una falda d'acqua sotterranea che rinvigorisce l'anima. Questa gioia profonda che non è mero prodotto dei nostri sforzi, sgorga da Dio e si alimenta se noi viviamo uniti a Lui, in comunione con Lui. Più preghiamo, più cerchiamo di scegliere il bene ed evitare il peccato, più ci doniamo e più gioia avremo. Ecco perché i santi erano gioiosi! Ciò non significa che non avessero problemi, che non avessero sofferto o che non avessero attraversato momenti difficili. Ma in tutto questo, sono stati sostenuti dalla grazia, dalla consolazione dello Spirito, dalla sua gioia! Che il Signore ci aiuti a riscoprire la dimensione "gioiosa" della vita cristiana, partendo da una cosa semplice: il sorriso! È una "medicina" che fa persin bene alla salute. Ricominciamo a sorridere: al marito, alla moglie, al confratello, alla consorella, alla persona che incontrerò alla posta, in ufficio, al povero che incrocerò fuori dal supermercato o per la strada... così da essere un piccolo raggio del "sorriso di Dio"!