Omelia (06-06-2024) |
Missionari della Via |
Commento su Marco 12,28-34 Uno scriba pone la domanda a Gesù: quale è il primo di tutti i comandamenti? Gesù risponde citando lo Shemà Israel, preghiera recitata ogni giorno e più volte dagli ebrei, e a questo comandamento ne aggiunge un altro facendone dei due uno solo: «Amerai Dio... e amerai il tuo prossimo». Amerai, come a dire che noi siamo chiamati ad amare sempre e in ogni momento! Quanto è difficile ciò! Quante volte facciamo esperienza della nostra fragilità! Vorremmo amare Dio con tutto noi stessi, con tutto il nostro cuore e invece ci rendiamo conto che il nostro cuore è spesso malato, abitato da altre cose. Siamo posseduti da altre cose ma non da Dio, finendo così per amare il nostro prossimo con la misura di cui siamo capaci senza Dio, cioè a tempo, in modo parziale, se non addirittura malato, di certo limitato ed egoistico. Chiediamoci dunque quali sono i possessi che ci possiedono rendendoci incapaci di amare Dio e il prossimo con tutto noi stessi; e chiediamo soprattutto al Signore la grazia di liberarcene. |