Omelia (28-05-2003) |
padre Lino Pedron |
Commento su Giovanni 16, 12-15 Gesù vorrebbe comunicare ai discepoli altre rivelazioni che ora essi non sono capaci di accogliere perché lo Spirito Santo non ha ancora acceso in loro una fede profonda. Quando Gesù oppone la sua presente rivelazione in figure ed enigmi a quella futura, aperta e chiara, vuole riferirsi all'azione del suo Spirito che fa capire e penetrare nel cuore la sua parola. Lo Spirito della verità introdurrà i credenti nella verità tutta intera che è il Cristo, ma non porterà nuove rivelazioni. La sua funzione specifica consiste nel far capire e far vivere la parola di Gesù, rendendola operante nell'esistenza dei discepoli. Lo Spirito della verità glorificherà Gesù facendolo conoscere agli uomini, rivelandolo ad essi come Figlio di Dio e suscitando in essi la fede nella sua persona divina. Tra Gesù e il Padre esiste perfetta comunione di vita e perfetta unità di azione. Lo Spirito riceverà dal Cristo tutti i beni della salvezza, la cui fonte si trova nel Padre. |