Omelia (19-06-2024) |
don Giampaolo Centofanti |
Gli estremi da considerare sono sempre due: in questo caso fare le cose per fare vedere o fare cose con amore ma, sentendo la gratificazione di venire apprezzati da altre persone, temere di fare il bene per fare vedere. Dio conduce verso un discernimento sereno: è naturale che possa fare piacere venire apprezzati ma, specie se il bene viene vissuto non poche volte ma con continuità è ben difficile, ordinariamente, che la motivazione principale sia il mostrarsi bravi. Dunque vivere il bene che si può con semplicità, senza complicarsi la vita. D'altro canto potrebbe magari accadere talora di fare il bene e di venire criticati: ecco un'occasione, talora, per purificare le proprie motivazioni. Ossia se nonostante le critiche il buonsenso ci dice che è il caso di continuare quell'opera buona farlo pure con minori gratificazioni terrene. Gesù qui dice una cosa molto bella: il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà. Quando il cuore è aperto lo Spirito di Gesù viene con ogni bene spirituale, umano e materiale. Tra questi beni un certo distacco dai giudizi, dalle valutazioni, superficiali altrui. Infatti le persone che amano guardano con amore, cercano di comprendere le situazioni senza fermarsi alle apparenze. |