Omelia (29-05-2003)
padre Lino Pedron
Commento su Giovanni 16, 16-20

Gesù parla degli ultimi eventi della sua vita terrena con espressioni alquanto enigmatiche che provocano sconcerto nei suoi amici, i quali non riescono a capire soprattutto il senso delle parole "un poco".

Gesù aveva già usato queste parole nel primo discorso dell'ultima cena (Gv 13,33; 14,19): mentre i suoi nemici fra poco non l'avrebbero visto più, i suoi amici l'avrebbero rivisto, perché avrebbero partecipato alla sua vita.

Gesù sta per ritornare al Padre che l'ha mandato (Gv 16,5): per tale ragione i discepoli non potranno vedere il Maestro, perché egli sta lasciando definitivamente questo mondo; però con la risurrezione dalla morte, Gesù si farà vedere nuovamente ai suoi amici.

La passione e morte del Cristo provocherà pianto e afflizione nel cuore dei discepoli, mentre i suoi avversari si rallegreranno per la vittoria riportata. La tristezza dei discepoli però durerà poco: essa si trasformerà in gioia quando il Signore risorto apparirà loro il giorno di Pasqua (Gv 20,20).