Omelia (08-03-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Ritornate a me con tutto il cuore (...). Ritornate al Signore vostro Dio perché Egli è misericordioso e benigno, tardo all'ira e ricco di benevolenza.

Come vivere questa Parola?
La Quaresima dell'anno santo più che mai dev'essere segnata da un ritorno al cuore, ritorno all'interiorità. Nel Vangelo di oggi Gesù presenta tre elementi tipici del tempo quaresimale: elemosina, preghiera, digiuno ma mettendo in evidenza in tutte e tre una tentazione comune: quella di fare il bene per essere guardati con stima o per la soddisfazione personale. E questo è il pericolo di "afflossarci" nel nostro "ego" vivendo d'illusioni, e nello stesso tempo proiettati fuori di noi: verso quanto gli altri pensano o ammirano in noi.
La Quaresima è tempo di rientro al cuore dove è possibile scegliere di fare il bene perché è Bene e perché Dio è Dio. Non solo Lui ce lo chiede perché solo così ci realizziamo veramente, ma anche ci penetra e sostiene col suo amore. Se siamo colmi di questo amore, se percepiamo nella fede la sua segreta e intima Presenza, viviamo facendo il bene nella pace. "Il Padre, che vede nel segreto, ci ricompenserà". Già qui e ora, dentro un rapporto libero e liberante, da figli amatissimi e partner di Dio-Sposo.

Oggi, quel che farò in ordine al cammino quaresimale, sarà all'insegna di frequenti ritorni al cuore, contattando l'Amore che vi abita.

La voce di un Padre della Chiesa
Anzitutto digiunate dalle liti e dalle discordie. Abbi poi due ali nel tuo intenso pregare: quello del facile perdono a chi sbaglia e quello del privarti di qualcosa per l'indigente.
S. Agostino