Omelia (29-06-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Mt 16,13-19 Come vivere questa Parola? La liturgia della festa di oggi ci invita a celebrare contemporaneamente la fede di Pietro, la sua confessione nella divinità di Cristo, il mandato che lo stesso Signore gli ha affidato di essere la guida della chiesa e la continuità di quel mandato nella persona dei suoi successori. È quindi una festa che coinvolge tutta la chiesa, colui che rappresenta Cristo in terra, il romano pontefice, e tutte le membra della sua Chiesa. Tutto il vangelo è pervaso dalla domanda: Chi è Gesù? In questo brano è presente un giro di boa: non ci si chiede più chi è lui, è lui che chiede a ciascuno di noi: Chi sono io per te? E' molto differente quando io metto in questione una persona di quando accetto di mettermi in questione e, di conseguenza di cercare di rispondere. Il punto determinante nel mio rapporto con Dio è quando smetto di pretendere risposte alle continue domande che pongo a Lui e accetto che sia lui a pormi domande e mettermi in discussione donandomi così la possibilità di far verità e camminare verso un'esistenza piena. Nel testo la risposta non è data da tutti ma da Pietro; poi ognuno darà la sua. Chi è Gesù per Pietro? È il Cristo, il Figlio del Dio vivente! Gesù è colui che tutta la storia e tutta l'umanità, tutto il cosmo desiderano come senso, salvezza e compimento. Non solo. Per Pietro Gesù è Dio stesso! Non è solo la promessa di Dio, è Dio stesso che si dona totalmente all'uomo, è il suo Signore e Dio. Questo brano ci aiuta ad entrare nel centro della nostra fede, interpellandoci in merito alla modalità con cui viviamo la fede, ossia se sappiamo lasciarsi interrogare nel profondo dal Signore e al contenuto della fede: Chi è il Signore per me?
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