Omelia (30-06-2024) |
don Giampaolo Centofanti |
Quella sinagoga perdeva sangue da tempo perché i capi erano chiusi nei loro codici ed interessi di apparato, attaccati alle loro poltrone, invece di aprirsi allo Spirito. Dunque non riconoscevano nemmeno il venire del Messia in Gesù. Ma quando la figlia di uno di essi, Giairo, è agli estremi l'amore sincero almeno per sua figlia gli fa mettere da parte tutti i calcoli. Giairo si getta ai piedi di Gesù invocando aiuto. Gesù va con lui e si sblocca finalmente la vita di tutta la sinagoga. Una donna soffriva di perdite di sangue da dodici anni e sulla scia della mentalità lì trasmessa aveva fatto tante cose per guarire: tutte logiche, tecniche, senza Spirito dentro. E aveva consumato tutti i suoi beni. Pure peggiorando, sembra infierire il brano evangelico ma lo fa per chiarire che quando si è chiusi, distratti, dalla luce che è stata donata da Dio si entra in una dinamica di spegnimento. Le scelte infatti non sono il bene o il male di un momento ma aprono a dinamiche positive o negative. Ora nella nuova situazione quella donna in condizione secondo la religione del tempo impura sente una nuova fiducia e trova il coraggio di toccare Gesù e poi, guarita, persino di manifestarsi. Infatti il suo cuore sincero e il cuore di Gesù si sono incontrati davvero e Gesù chiede chi l'ha toccato nel profondo. Quando incontriamo sinceramente, come possiamo, Gesù come vediamo in questa donna che si scopre amata ed accolta la vita rinasce e possono più facilmente accadere miracoli. Si vede che per quella guarigione era necessaria un'apertura del cuore sincera che avrebbe fatto portare frutti buoni e non fasulli alla donna. Infatti lei ha la fede per manifestarsi e Gesù le dice che la sua fede l'ha salvata, le dona la pace e di essere guarita dal suo male. Ma non era già guarita? Gesù le fa capire che la guarigione che da vero benessere è una guarigione profonda. In quel mentre dalla casa di Giairo vengono a dirgli brutalmente che la figlia è morta e con formalistica acidità di non disturbare ancora il Maestro. Si esplicita l'aria che si respirava. Ma Giairo è incoraggiato anche dalla guarigione dell'emorroissa, dalla gente della sinagoga che segue con nuova speranza Gesù e Gesù anche di fronte alla morte lo incoraggia a continuare ad avere fede. Ecco i tanti aiuti dello stare dietro a Gesù, della comunità di fede, si aprono mille orizzonti inaspettati. Si scopre e si lascia agire lo Spirito. Anche la fanciulla aveva dodici anni. Dodici anni di chiusura allo Spirito da parte dei capi e di aiuto non ricevuto dai fedeli. Mia figlia è agli estremi aveva detto Giairo. Ma ora la fanciulla finalmente sente la mano paterna di Dio che la risorge, si alza e si mette, significativamente, a camminare. Gesù ordinò di darle da mangiare: cibo vero non codici di apparato, la grazia di Dio a misura per lei e con tutti i suoi beni. La società può rinascere non da tecniche ma dallo Spirito, dall'aiutare ogni persona a cercare con semplicità la vera sé stessa, ad ascoltare nel proprio cuore la luce dello Spirito che la porta, ognuno sul proprio personale cammino, certo una dodicenne che si mette a camminare non camminerà come Mosè ma che importa? È Dio che la porta per mano gradualmente non si tratta di fare cose. La vera rinascita personale e anche sociale può nascere dall'invocare il sempre nuovo venire di Gesù. Gesù può aprire strade nuove, sciogliere nodi in modo nuovo, può fare miracoli. Diffondiamo questa preghiera che troviamo anche come ultime parole della Bibbia: vieni Signore Gesù! |