Omelia (27-06-2024)
don Giampaolo Centofanti


Gesù fa sentire ogni persona compresa, amata, ma anche aiuta ciascuno, con discrezione, a crescere. Lui perdona tutto, porterà in paradiso a suo tempo perdonando tutto, basta accettare la sua misericordia. Ma se una persona qui sulla terra non cerca di accogliere la grazia che le viene donata la sua vita si spegne, diventa fragile, le cose che vive rischiano di essere sbagliate e precarie. E Gesù lo spiega per evitare che questo possa accadere. Immaginiamo i primi discepoli di Gesù che gli chiedono dove abita. Egli risponde venite e vedrete. Dunque mette in loro una certa luce i cui frutti li sperimenteranno andando avanti nel cammino. Quei discepoli dunque hanno ricevuto il dono di una chiamata potente ma vedono subito alcuni benefici ma molti ancora non li vedono. Possono dunque essere tentati di stare attaccati alle proprie false comodità, sicurezze, che gli sembra di vedere anche se invece, senza lo Spirito, sono vuote e precarie. Se fanno prevalere queste piste fasulle, se a lungo cincischiano, potranno credere che la fede cambia poco la vita e poi magari al sopraggiungere delle delusioni che la vita senza Spirito comporta chiederanno a Dio perché è lontano. Ma è stato così davvero? Dio nella sua misericordia aiuterà verso la vita ogni persona ma la vita non è un film.