Omelia (30-05-2003)
padre Lino Pedron
Commento su Giovanni 16, 20-23a

La passione e morte del Cristo provocherà pianto e afflizione nel cuore dei discepoli, mentre i suoi avversarti si rallegreranno per la vittoria riportata. La tristezza dei discepoli però durerà poco: essa si trasformerà in gioia quando il Signore risorto apparirà loro il giorno di Pasqua (Gv 20,20).

La situazione degli amici di Gesù durante la sua passione e morte sarà simile a quella della partoriente, la quale dopo le doglie sperimenta una gioia tanto grande da dimenticare il travaglio del parto.

Come la gioia della maternità fa dimenticare le doglie del parto, così il ritorno del Signore risorto tra i suoi sarà fonte di una gioia grande e perfetta, che nessuno potrà mai togliere ai suoi discepoli.