Omelia (16-03-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno La Regina Ester, presa da angoscia mortale per il pericolo che incombeva su di lei e sul suo popolo, cercò rifugio presso il Signore. Supplicava Dio, dicendo: "Mio Signore, nostro Re, tu sei l'unico! Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso fuori di Te, mentre sto per espormi al pericolo. Come vivere questa Parola? Questa di Ester è una preghiera esemplare che sgorga da una situazione di pericolo per lei e per il suo popolo. Da sola, con grande coraggio, ha assunto la responsabilità di un'impresa rischiosissima, pur di salvare il popolo. Tuttavia è nelle strette di un'angoscia mortale. Proprio in questa situazione-limite, il suo avere coscienza d'essersi imbarcata per un'avventura d'enorme costo esistenziale diventa grido di preghiera. E' una donna sola, ma non schiacciata dall'isolamento, perché la sua diventa solitudine consegnata a Dio in cui trova risposta di salvezza. Oggi troverò un momento per guardare in faccia quel fatto umano ineliminabile che è la mia solitudine esistenziale. Sia nella vita coniugale che in quella consacrata c'è una zona profondissima di noi che non può comunicare né appoggiarsi su nessuno tranne che su Dio. Capirlo e accettare che sia Dio il sostegno l'aiuto e il patner del mio cuore profondo, è sorgente di pace e di comunione. La voce di un pensatore contemporaneo L'isolamento ci allontana dagli altri, ci rende duri e alteri, chiudendoci in noi stessi. La solitudine cosegnata a Dio ci unifica e ci unisce; fa cessare il rumore di un modo falso di amarci e crea comunione. Jean Guitton |