Omelia (05-07-2024) |
Missionari della Via |
Che smacco per noi che ci gerarchizziamo subito appena siamo in un gruppo di tre, quattro persone, quando Gesù si mette a tavola con i peccatori. Egli non intesse tavolate "dei migliori", quelli che sono i "primi della classe", sta con quelli che non lo riconoscono come maestro, si rivolge a tutti, proprio tutti. I discepoli avevano fatto abitudine con Gesù, sapevano bene che bisognava togliere di mezzo gli infantilismi che ci sorgono nel cuore, proprio quelli di quando vediamo che qualcuno ci toglie l'attenzione per dedicarsi ad altri che non reputiamo degni, proprio quel moto di rabbia che ci viene quando il nostro valore si misura sul potere che abbiamo sugli altri. E' difficile per noi che abbiamo bene in mente la gerarchia di valore che hanno le persone, collocarci insieme a gente che non reputiamo all'altezza. Perciò per noi è difficile condividere la tavola con peccatori e mettere in atto un gesto intimo, di condivisione. Come faccio a stare con persone corrotte? Diciamo che Gesù ci dice che ciò che ci viene difficile è usare l'ottica della misericordia, un cuore che si fa vicino agli altri, perché spesso pensiamo che i malati sono quelli lontani, non noi che siamo discepoli, o i farisei e gli scribi che erano sacerdoti del tempio. Questa pretesa ci toglie la possibilità di essere guariti! Infatti, la guarigione parte dall'accogliere non solo quello che dice Gesù, ma quello che fa, dall'aprirci a un modo di relazionarci diverso che ci spalanca il cuore, ci porta in profondità e ci dice: "ma è proprio vero che tu vali più di quelle persone?". Chi sono i malati che hanno bisogno del medico? Non solo i peccatori giunti alla tavola, ma anche i discepoli, così come i sacerdoti del tempo che osservano Gesù. Tutti questi sono chiamati ad accogliere la misericordia, a guardare il mondo con gli occhi dell'amore: essere guariti! Gesù guariscimi il cuore con le tue parole, fammi gioire dell'attenzione e dell'amore che dai agli altri. Aprimi il cuore, soprattutto quando la tentazione mi fa guardare solo al mio tornaconto. Fammi sentire sempre bisognoso delle tue cure, con occhi aperti a condividere il mio amore per te con gli altri. Guariscici tutti Signore, dalla nostra pretesa di essere giusti. |