Omelia (18-03-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori perché siete figli del Padre vostro Celeste.

Come vivere questa Parola?
E' una richiesta, questa di Gesù, che lascia col fiato mozzo, tanto l'amare il nemico supera di gran lunga le propensioni della natura umana. E quasi a sottolineare che proprio qui (e non in altro) si gioca l'identità del mio essere cristiano, Gesù provoca dicendomi: "Se non lo fai, che cosa fai di straordinario, di diverso dai pubbliacani?" (cfr. v.47).
Se poi mi chiedo qual è la posta in gioco dell'amare il nemico, Egli mi risponde che è il diventare davvero "figli del Padre Celeste". Così, dentro il mio cammino quaresimale, voglio rendermi consapevole che l'essere figli di Dio non è una realtà del tutto acquisita. Lo diventa sempre di più, se accetto la vita divina che il Padre mi offre chiamandomi all'amore per tutti, anche per chi mi ha fatto del male. Qui sta la mia libertà e la mia dignità.

Oggi farò revisione dei miei "depositi interiori". Se mai vi ristagnassero odio, risentimenti, astio, acredine per offese ricevute o anche solo coltivato ricordo di tali offese in situazioni di non perdono, chiederò a Gesù Crocifisso la forza di perdonare, amando col suo amore. Ciò avvenga nel profondo del cuore e, se ne ho la possibilità, anche con qualche segno esterno di perdono e di benevolenza.

La voce di uno scienziato
Chi è il nemico? Nella descrizione darwiniana dell'evoluzione delle specie è secondo natura per ogni individuo difendere il proprio patrimonio genetico e culturale. Il nemico è colui che attenta a tale patrimonio
e quindi va sempre annientato. Invece il messaggio insegnato e praticato da Gesù circa l'amore del nemico è una scelta del tutto opposta e assolutamente nuova.
Tale messaggio, che non può sorgere attraverso l'evoluzione, mi sembra una "freccia" che indica il Totalmente Altro, Colui che la Bibbia e i mistici conoscono come il Totalmente Amore.
Ugo Amaldi (CERN-Ginevra)