Omelia (14-07-2024)
padre Antonio Rungi


Il testo del Vangelo di questa XV Domenica si colloca perfettamente all'interno del tempo estivo che stiamo vivendo. Gesù sceglie gli apostoli e li chiama per inviarli nel mondo a due a due per essere apostoli della speranza. Nell'inviare gli apostoli a due a due ci dice che è la chiesa che si mette in cammino. Non è il singolo. Gesù dà delle raccomandazioni particolari, perché questo mandato missionario possa espletarsi nel modo più bello e anche significativo possibile. Coloro che sono chiamati per evangelizzare devono essere distaccati da ogni cosa, devono portare con loro le cose indispensabili per il viaggio: un bastone e i sandali, nient'altro. E dovunque vanno essi devono svolgere i loro compiti con semplicità, senza strumenti, magari potenziati da quelli che sono i supporti che possono aiutare anche la diffusione del vangelo. Dare testimonianza che esprima uno stile di vita semplice, essenziale, basato sulla povertà. Diciamoci la verità, se noi andiamo ad analizzare i duemila anni di evangelizzazione che la chiesa ha portato avanti in tutte le parti del mondo ci accorgiamo veramente come questo criterio fondamentale sia stato attuato nei minimi particolari, tranne qualche eccezione. Immaginate cosa la chiesa attraverso i suoi. missionari ha realizzato in tutte le parti del mondo, dove non c'era niente, assolutamente neanche i minimo indispensabile per la sopravvivenza, ha portato il Vangelo ma ha anche la promozione della dignità umana, Povera tra i poveri la ciesa è diventata poi strumento perché la forza evangelizzatrice si trasformasse in diritti fondamentali della persona umana,, il diritto alla vita, all'istruzione, all'infanzia, ad avere una famiglia per raggiungere quel livello di dignità umana anche in ordine al tempo della vita. Quella vita che spesso viene a mancare proprio nei paesi dove manca l'essenziale. Andare in tutto il mondo e portare la pace e la giustizia sociale come chiesa e non come singolo protagonista che ama poi di essere lodato e ringraziato.