Omelia (24-03-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Il padrone mandò il proprio Figlio dicendo: "Avranno rispetto di mio Figlio!". Ma i vignaioli, visto il Figlio, dissero tra sé: "Costui è l'erede: uccidiamolo".

Come vivere questa Parola?
E' la parte centrale di una drammatica parabola in cui Gesù chiaramente allude alla consapevolezza ch'Egli dovrà presto essere ucciso. Il motivo? L'invidia che nutrono verso di Lui i detentori del potere religioso. Egli è infatti ben visto dal popolo e riscuote una fiducia e un consenso che a loro non viene dato. Quel "mistero d'iniquità" che è il mettere a morte il Figlio di Dio ha radice in questo meschino sentimento d'invidia che così facilmente s'insinua nel cuore e che ha la proprietà di camuffarsi tanto bene agli occhi di chi lo prova.

Oggi l'esercizio spirituale è duplice: anzitutto contemplare il Crocifisso facendo silenzio (un silenzio interiore il più possibile profondo) e poi, in questo silenzio adorante, chiedergli di vedere eventuali sentimenti d'invidia e di gelosia che possono allignare in me, nascosti ai miei stessi occhi.
Sarà la potenza del suo amore crocifisso a snidarli e a dissolverli.

La voce di una donna di cultura e mistica
O croce divina, legno amoroso (...) tributo di sangue delle beatitudini. Luce dei misteri, chiave di certezza.
Raïssa Maritain