Omelia (26-03-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo farò risorgere.

Come vivere questa Parola?
Quel tempio di Gerusalemme fastoso e grande, che era stato costruito in 46 anni era però diventato luogo di tale formalismo che Gesù dice "lo avete trasformato in spelonca di ladri". E se pone i suoi ascoltatori di fronte alla profezia incredibile (infatti allora non compresa!) della sua resurrezione, è perché proclama che ora il tempio di Dio è il suo stesso corpo, la sua persona.
La religione dell'esteriorità è morta.
Nasce, con Gesù, l'impellente esigenza di un culto interiore che passi attraverso il rapporto profondo di amore con la sua persona e immetta la nostra vita, di fatto (non a parole) nel mistero pasquale.

Oggi, soprattutto partecipando alla Celebrazione Eucaristica, sarò presente con tutta la partecipazione del cuore, lasciandomi provocare sia dalla liturgia della Parola che da quella propriamente eucaristica, in cui si attualizza la morte e la risurrezione di Gesù. Chiederò a Lui che il mio culto, nel suo mistero pasquale, sia culto interiore, quindi davvero spirituale: un culto che trasforma tutta la mia vita in lode della Santissima Trinità.

La voce di un monaco dal Monte Athos
L'uomo capace d'interiorità si lascia abbracciare da Dio nell'intimo del suo cuore, entra vitalmente nel mistero di Cristo e diventa così capace di abbracciare tutti gli uomini e i loro dolori.