Omelia (21-07-2024)
don Giampaolo Centofanti


Chi ha orecchi ascolti. Gesù sottolinea spesso la parte di volontà che l'uomo può mettere di suo nell'accogliere la grazia ricevuta. Ascolto vuol dire attenzione a cercare di capire, di vivere, sincerità, fiducia nel pastore... Vuol dire tante cose. Come si fa, per esempio, a crescere se non si cerca di farsi aiutare da una persona di cui ci si fida che è seria, serena, che può aiutare davvero? Senza fiducia è difficile farsi portare oltre le proprie vedute, aprire davvero il cuore lì dove si vivono le paure, le ferite, le speranze. Si rischia di restare in una istruzione esteriore, formale... È davvero clamoroso osservare come del camminare nella fede nell'ascolto meditato comunitariamente della Parola, dell'apertura profonda del cuore al formatore, insomma di tante cose decisive per lasciarsi davvero portare da Gesù nella vita nuova non di rado si parli molto poco. Tanta gente ha doni belli che non vengono aiutati a svilupparsi. Potrebbe entrare in una vita più viva, leggera, profonda, piena di doni, ma non viene aiutata in ciò. La fede viene confusa con un mero fare, si diffonde più un'etica religiosa che la potenza di Dio, possono prevalere anche nella Chiesa gli apparati... Eppure Dio sa come condurre ciascuno e la storia...