Omelia (16-07-2024)
Missionari della Via
Commento su Matteo 11,20-24

L'irriconoscenza davanti alle cose di Dio, non è solo un peccato che si attua quando approfittiamo di un bene ma poi non ringraziamo, ma anche quando decidiamo di non accogliere un dono. Se Dio interviene nella mia vita e io faccio finta di niente, perché ciò mi impegna in un cambiamento, che spreco faccio! Ho la possibilità di accogliere la bellezza, di salvarmi, di sbocciare, invece disprezzo il cielo. La riconoscenza, cioè il riconoscere la grazia che ricevo, è la fonte della felicità dell'uomo, perché ci rende sicuri di essere amati. Le città elencate nel Vangelo, che rifiutarono Dio, erano amate da Lui. Chi non accoglie un dono, è destinato alla solitudine! Vivere come persone vuote di Dio è già la condanna. Non aderire al dono di Dio, cioè non convertirsi, è un grande spreco, è l'occasione mancata di fare la cosa giusta. Non temiamo però, è sempre il momento di fare la cosa giusta, oggi è il giorno in cui possiamo convertirci, decidere di tagliare con quel vizio, con quelle modalità sbagliata, oggi è il tempo di accogliere il dono di Dio.