Omelia (29-03-2000) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Gesù disse ai discepoli: "Non pensate ch'io sia venuto per abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire ma per dare compimento". Come vivere questa Parola? Nel Deuteronomio (1^ lettura odierna) Dio ordina di mettere in pratica la Legge "perché viviate – dice agli Israeliti". E osserva che proprio il praticarla sarà la loro saggezza e la loro intelligenza. E ancora invita a "non lasciarla sfuggire dal cuore" anzi a "insegnarla ai figli e ai nipoti" (cfr. Dt.4,1.5-9). Qual è il compimento di cui parla Gesù nel Vangelo? E' Lui stesso, è l'aver praticato e insegnato la sintesi e il cuore della Legge che è l'amore di Dio e del prossimo. "Mio cibo è fare la volontà del Padre", ha detto il Signore Gesù. La sua infinità libertà è quella di aderire per amore a un progetto d'infinito Amore. Anche per me è così. Non sono veramente libero quando faccio ciò che mi pare, ma quando per amore (e solo per amore!), abbraccio ciò che Dio vuole da me, momento per momento. L'ascolto e la pratica della Parola di Gesù fa conoscere la verità e la verità mi rende libero (cfr. Gv.8,32). In un momento quieto oggi cercherò di cogliere la radice delle mie insofferenze e inquietudini. E' forse il fare le cose perché devo farle senza aderire con tutto l'amore a quel che riconosco come ciò che Dio vuole da me? E pregherò: Dammi il tuo Spirito d'Amore, o Padre, perché come Gesù io sia libero per amare. La voce di un Santo Il nostro libero arbitrio non è mai così libero come quando sceglie di essere schiavo del volere di Dio. Così non è mai tanto schiavo come quando si scapriccia, fuori dalla Legge di Dio, a seguire le sue voglie. S. Francesco di Sales |