Omelia (31-03-2000)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Non chiameremo più "dio nostro" l'opera delle nostre mani, poiché presso di te l'orfano trova misericordia. (...) Io li guarirò dalla loro infedeltà - dice Dio -, li amerò di vero cuore (...), sarò come rugiada per Israele (...), grazie a me fiorirà e porterà frutto.

Come vivere questa Parola?
L'enorme progresso scientifico e tecnologico della nostra epoca è, in sé, un mirabile dono di Dio e frutto della collaborazione dell'uomo al suo progetto. Ciò che diventa nefasto è fare "dio" di questi risultati, l'usarli dentro una sfrenata autosufficienza, correndo sulle vie della presunzione, dell'orgoglio, della distrazione materialista, della prevaricazione sul più debole: quel debole che, invece, "trova misericordia presso Dio".
Quaresima è tempo privilegiato perché io mi converta.

Oggi dunque mi eserciterò a percepire ogni mia espressione di autosufficienza: dimenticanza di Dio durante il giorno, rincorsa accanita ai risultati non per la gloria di Dio e per il servizio ai fratelli ma per mio compiacimento, piccole o grandi prevaricazioni contro i diritti e le attese degli altri, ecc.
Prenderò coscienza che ciò è sostanzialmente idolatria, infedeltà. Poi, aperto a grande fiducia mi esporrò a Dio che vuol guarirmi perché mi ama d'un amore senza misura.
E nel silenzio della terra arida del mio cuore vivrò, in fede e speranza, l'esperienza di Lui come una divina rugiada. Pregherò così:

"Converti il mio cuore a te, Signore! Fammi fiorire e fruttificare nel tuo Spirito d'amore e di pace".

Un grido esistenziale
Tu, siimi rugiada.
E subito
la mia terra arida
fiorirà Amore.
Anonimo sec. XX