Omelia (04-08-2024)
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La vera manna

La vera manna
Il brano che leggiamo questa domenica è la continuazione nel vangelo di Giovanni di un'unica unità letteraria del capitolo 6 incominciata domenica scorsa con il miracolo della condivisione dei pani. La lettura di questo capitolo 6 ci accompagnerà per tutto il mese di agosto e fa parte di un unico messaggio, importante, fondamentale per comprendere Gesù. In questo capitolo con i segni dei pani e del cammino sulle mare Gesù si presenta come l'unico rivelatore di Dio, la sua carne ed il suo sangue saranno l'alimento per tutti gli uomini di tutti i tempi. Il suo dono della vita riassunto nei simboli del pane e del vino.

Il brano di questa domenica inizia con una folla che cerca Gesù: sembra l'inizio di un successo, ma Gesù è freddo, li rimprovera, intuisce che non è una ricerca sincera. Non hanno capito il segno, lo cercano solo perché hanno mangiato gratis e sperano che tutto si ripeta, ogni giorno. Il segno fortissimo, valido allora e per tutte le epoche, è comprendere la solidarietà, la condivisione, l'unica vera alternativa per la creazione dell'uomo nuovo.


Gesù li invita a ragionare, ad "operare" per un cibo che dura, che non si deve buttare via. L'unico capace di dare un cibo di questo tipo è Gesù, si presenta come l'unico rivelatore del Padre, delle opere del Padre. Credere in Lui è l'unica opera di Dio che conta, che riempe la vita, che da senso alla nostra vita, alla vita di tutti gli uomini di tutti i tempi.


Proposta scandalosa per quegli uomini, proposta scandalosa anche per gli uomini dei nostri giorni, perché credere in lui significa ascoltare la sua Parola, aderire al suo messaggio, lavorare per il mondo nuovo che annuncia, spendere la propria vita come ha fatto lui con un amore incondizionato per i fratelli. E' questa l'opera di Dio che propone Gesù e che suscita risentimento nelle persone che ascoltano: l'entusiasmo per aver mangiato gratis è sfumato, adesso iniziano a chiedere segni, motivazioni: perché dovremmo spenderci con te per un opera così impegnativa? Almeno fai un miracolo come hanno visto i nostri padri nel deserto con Mosè dove hanno mangiato la manna, si sono nutriti senza lavorare per un bel pò di giorni...


Gesù presenta la vera manna, il vero cibo che nutre per sempre l'uomo: la Parola di Dio, capace di trasformare, di trasformarci nella nostra vera umanità. L'uomo deve cercare il Cristo, questa grande novità, non il passato, il vecchio, la manna che ti riempe la pancia ma ti lascia così come sei sempre stato, l'uomo pieno di passioni violente, capace di scatenare guerre, di opprimere il fratello, di sfruttare il più debole. La nuova manna, la Parola di Dio, di Gesù invece è l'unica forza che discende dal cielo, che da la vita al mondo, che cambia la vita di ogni uomo.

Sembra che abbiano capito (e noi?): dacci questo pane... ma è un equivoco, stanno ancora pensando ( e noi?) alla manna che nutre la pancia...

Gesù non accetta compromessi e chiarisce il suo pensiero: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!".


E' lui il vero pane, la vera sapienza attesa da secoli, è la Parola di Dio che nutre, che comunica a tutti la vita eterna, chi vive come lui inizia la vita dell'eterno già qui, già adesso... Solo aderendo a lui, credendo a lui è possibile costruire un mondo nuovo.


Il discorso del capitolo 6 non si conclude qui, vedremo che proseguirà nelle prossime domeniche... e vedremo come sarà difficile per tanti accettare quanto proposto da Gesù... proprio perché siamo al centro del messaggio di Gesù, dove si gioca tutta la nostra fede, la nostra vita.


Revisione di vita

- Cercare-trovare Gesù: il brano inizia così. Come si caratterizza il nostro cercare Gesù nelle nostre giornate? Dove lo troviamo?

- La manna che nutre la pancia o la Parola di Dio che costruisce l'uomo nuovo: scelte da fare ogni giono?

- "Io sono il pane della vita": nella Parola letta ogni giorno trovare la nostra piena realizzazione?


Paola e Valter Mantelli di Genova