Omelia (12-08-2024)
Missionari della Via


Gesù è il Signore di tutto; è il Figlio del Padre, uno con Lui, e tutto gli appartiene. Secondo il nostro modo di pensare, Dio sarebbe "libero di far ciò che vuole", eppure no; il Signore è sovranamente libero, certo, ma la sua è la vera libertà di chi sa amare. Dio proprio perché è libero, è solo amore, è totalmente libero dal male. Per questo il Signore non ha mai scandalizzato nessuno, nemmeno nella più piccola cosa, e il Vangelo di oggi ci mostra come abbia rinunciato anche al suo più piccolo privilegio per il bene degli altri. E noi? Sappiamo rinunciare a qualcosa per il bene degli altri? Per non essere di ostacolo alla fede degli altri? Vedete, si può essere un ostacolo nel cammino di fede per gli altri non solo facendo palesemente il male, ma anche non prestando attenzione alla coscienza di chi abbiamo accanto. Se alcune cose scandalizzano chiunque (frequentare la Chiesa e poi bestemmiare, usare un linguaggio volgare, scendere facilmente a compromessi e a menzogne) altre scandalizzano quella determinata persona. Ad esempio, in Africa si considera una gravissima mancanza di rispetto fumare vicino ad una chiesa, e in genere gli immigrati cristiani ci rimangono molto male al vedere noi italiani fumare come se nulla fosse sul sagrato delle chiese. Uno potrebbe dire: e che male c'è? A parte che sul fumare ci sarebbe molto da dire (visto che danneggia il corpo che Dio ci ha donato) ma alla luce di quanto detto, un'affermazione del genere sarebbe segno di una scarsa delicatezza ed empatia. Se a quel fratello questo modo di fare lo scandalizza, che ti costa rinunciarvi? Entriamo qui nel campo della delicatezza, del rispetto profondo per l'altro, dell'amore vero che, come dice san Paolo, non fa alcun male al prossimo. Pertanto, lasciamo risuonare nel cuore le parole dell'Apostolo, e chiediamo al Signore che ci dia un cuore delicato, gentile, capace di amare!

«Non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell'amore vicendevole; perché chi ama l'altro ha adempiuto la Legge. Infatti: Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo prossimo come te stesso. La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità»
(Rm 13,8-10).