Omelia (15-08-2024)
padre Gian Franco Scarpitta
Maria Assunta per l'Eucarestia

Maria ci aiuta nella comprensione dell'argomento pane vivo disceso dal Cielo, che è Gesù suo Figlio e che tale si è proclamato per noi in questile ultime settimane. Lo ha dimostrato per mezzo di parole e gesti clamorosi quali la moltiplicazione dei pani a cinquemila uomini con la successiva esposizione del pane eucaristico che è lui, Gesù, per la vita e per l'eternità e adesso egli stesso ci mostra un monito e un modello per una comprensione congeniale di tale argomento. Questo monito non può essere che Maria sua Madre, che del pane vivo Gesù in un certo qual modo si è avvalsa fin dalla greppia di Betlemme, il cui nome significa - guarda caso - Casa del pane e dove Ella ha accudito Colui che un giorno dovrà diventare l'alimento farmaco di immortalità per tutti, Gesù Dio Fatto Uomo.

Non vi sono tracce dirette della partecipazione e della prresenza della Vergine all'Eucarestia, ma possiamo certamente dedurre che abbia mostrato massimo interesse anche verso questo particolare aspetto della vita del suo Figlio, perché è sempre stata visibilmente associata a lui nella lotta contro il male e sempre ha condiviso ogni opera della sua redenzione.Non che la posizione di Maria superi o si equipari a quella del suo Figlio Verbo Incarnato, ma certamente assume una rilevanza assoluta in senso subordinato immediatamente dopo. Gesù è il Sole, Maria è l'Aurora (P. Avrillon), e la sua presenza, la sua fugura e il suo messaggio facilitano il nostro accesso alla familiarità con Dio e all'acquisto della salvezza. L'essere Madre di Dio, preordinata fin dell'eternità ad essere Immacolata per poter ospitare nel suo grembo la Perfezione che diventava carne la rende particolarmente privilegiata al cospetto di Dio e collaboratrice con la divinabredenzione. La vicinanza al suo Figlio in tutto il corso della sua vita prepasquale e post pasquale, la sequela di Questi quale prima discepola, la condivisione continua delle ansie nissionarie e la partecipazione costante ad ogni opera dello stesso Gesù, rendono indubbia la partecipazione di Maria e la sua continua partecipazione alla vicenda salvifica del Verbo Incarnato, anche se vi agisce con un ruolo secondario rispetto a quello del suo Figlio. Maria inoltre estende la sua maternità alla Chiesa istituita dallo stesso Gesù Signore soprattutto con la sua potente intercessione che la rende superiore a tutti i Santi e inferiore a Dio (Iperdulia).

Enumerati e considerati tutti questi meriti nella Vergine, valutato l'immenso amore di Dio nei riguardi dell'uomo, la sua misericordia e la sua infinita munificenza, dobbiamo concludere che anche il destino ultraterreno della Madre del Signore debba essere stato non identico ma consimile a quello del Redentore. Maria cioè non è ascesa essa stessa al Cielo nella gloria (questo lo si può dire solo del Figlio Redentore stesso) ma è stata assunta, cioè elevata da Dio in Cielo anima e corpo.

Ecco il significato dell'Assunzione di Maria, ritenuta una realtà in vari luoghi tradizione orientale antichissima della Chiesa e definita Dogma di fede nel 1950 da papa Pio XII: Maria è stata preservata nel suo corpo dalla corruzione e dalla senescienza a cui tutti gli uomini sono soggetti. Il suo corpo non ha conosciuto corruzione e anche la sua anima è stata innalzata alla gloria celeste. Assunta in cielo anima e corpo, poiché il Padre di ogni fedeltà e misericordia le ha concesso un privilegio pari alla fedeltà da Ella dimostrata. Come poteva del resto il corpo semplice e casto della Vergine Maria essere confuso con la comune polvere di questo mondo, proprio quel grembo attraverso il quale la Parola creatrice di Verità avevsla assunto la carne umana? Colei che aveva concepito nella carne il Verbo di Dio e che lo avava portato con se per nove mesi man mano che si formava nelle sue viscere non poteva seguire il destino comune a tutti gli uomini. Non sarebbe stato proprio della grande munificenza di Dio, a cui non è impossibile neppure essere munifico e misericordioso oltre il nostro immaginario.Maria Assunta in Cielo anima e corpo ci incoraggia a guardare verso il Cielo, che è la nostra patria ultima e a cercare già son d'ora le cose di lassù(Paolo). Come affermava però il giovanissimo Carlo Acutis la nostra autostrada verso il Cielo è l'Eucarestia, ossia Gesù stesso pane vivo che dal Cielo è disceso e per questo non possiamo che trovare in Maria un incentivo verso il pane eucaristico di cui si tratta in queste settimane.