Omelia (18-08-2024) |
don Roberto Seregni |
Il ritmo cardiaco della felicità Ripercorro il sesto capitolo di Giovanni che ci ha accompagnato nelle Celebrazioni Eucaristiche di queste ultime domeniche e mi accorgo che, ad ogni nuova lettura, cresce in me lo stupore. La Parola di Dio è come un Volto che non si finisce mai di contemplare, che è sempre nuovo, sempre da scoprire, da cercare, da amare. Le letture dell'Antico Testamento ci hanno aiutato a scoprire che Gesù è il compimento delle promesse di Dio: Lui è il nuovo Mosè che dona un pane che non marcisce (Es 16), Lui è il banchetto definitivo promesso dai profeti (1Re 19; 2Re 4), Lui è la Sapienza che guida il nostro cammino (Pr 9). Ma questo compimento sembra non essere accolto, c'è indurimento, distanza, rifiuto. Lo scandalo della folla raggiunge il suo punto estremo: Gesù dichiara che la Sua carne e il suo sangue sono cibo e bevanda di vita eterna. Gesù ci invita a nutrirci di Lui, del suo amore, della sua logica di gratuità così diversa dai nostri criteri di possesso, di accumulo e di sicurezza. Il maestro ci chiama allo sbaraglio, ma il nostro uomo vecchio è costantemente assetato di garanzie e stabilità. È una battaglia, ma noi siamo discepoli di un Dio che ha sconfitto la morte e ha sbaragliato per sempre il nemico! Questa è la nostra evangelica certezza. Il maestro ci chiama a svestirci delle nostre idolatrie, a smascherare la logica del tornaconto e sperimentare la bellezza disarmante della gratuità. Gesù ci invita a nutrirci di Lui per iniziare a sperimentare che solo la gratuità è il ritmo cardiaco della felicità e che solo Lui può saziare l'insaziabile desiderio d'amore che ci abita. Un abbraccio don Roberto |