Omelia (25-08-2024) |
don Roberto Seregni |
Solo tu hai parole di vita eterna Al termine del lungo capitolo sesto di Giovanni, che ha accompagnato la nostra meditazione estiva, viene nuovamente riproposto il tema del rifiuto. Dopo la folla e i giudei, ora tocca ai discepoli. Anche loro lottano, si interrogano e si spaccano i denti con la Parola dura del maestro. Finalmente cadono le maschere, a Gesù piace giocare a carte scoperte. Il maestro non cerca il consenso, non ritratta, non addolcisce i toni del suo discorso che ha provocato il rifiuto di molti. Gli hanno girato le spalle, ma Gesù non fa una piega. È un uomo libero che non cerca il consenso, ma la libertà e la verità. La domanda è diretta e ai discepoli tremano le ginocchia: volete andarvene anche voi? Anche voi volete abbandonarmi? Dopo qualche istante di silenzio, è Pietro che prende la parola. Forse nemmeno lui aveva capito il senso delle Parole del maestro, ma certamente aveva intuito che nessuno puó donare quella pienezza che ha sperimentato al fianco di Gesù. Dopo aver lasciato tutto per stare con Lui, Pietro non puó immaginare nulla di piú bello e di piú vero. Forse non aveva ancora compreso il vero mistero di Gesù, sicuramente non immaginava nemmeno lontanamente che il maestro si stava incamminando verso la Croce, ma certamente si era accorto che la presenza di Gesù aveva ribaltato completamente la sua esistenza, che in nessun momento della sua vita aveva sperimentato qualcosa di simile. Forse non capiva ancora bene il perché, ma nel suo cuore vibrava intenso il desiderio di camminare al suo fianco. L'importante non è capire. Quello che conta è camminare con Gesù. Poi le cose si fanno chiare. Ma solo camminando si scopre il cammino. Un abbraccio don Roberto Seregni |