Omelia (23-08-2024)
Missionari della Via


Il Vangelo di oggi non ci consegna due regole ma una strada fatta di due corsie sulla quale dovremmo camminare e che dovrebbe orientare ogni nostra azione: l'amore per Dio e per il prossimo. Non si tratta di uno sforzo titanico ma di corrispondere all'amore infinito di Dio che ci ha manifestato e che ci dona in Gesù, cercando in ogni cosa il meglio. Amare Dio e il prossimo. Ecco il cuore di una vita piena, felice, realizzata. A parole forse siamo d'accordo, ma con i fatti? Posso dire di vivere per amare? Se no, per che cosa vivo?

«Dunque l'amore è tutto, ma per poterlo vivere bene occorre conoscere le sue qualità. Per prima cosa Gesù, che è morto per tutti, amando tutti, ci insegna che il vero amore va indirizzato a tutti. Non come l'amore che viviamo noi, che ha un raggio ristretto: la famiglia, gli amici, i vicini... L'amore vero, ancora, ama per primo, non aspetta di essere amato, come in genere è dell'amore umano: si ama chi ci ama. No, l'amore vero prende l'iniziativa, come ha fatto il Padre quando, essendo noi ancora peccatori, quindi non amanti, ha mandato il Figlio per salvarci. E ancora: l'amore vero vede Gesù in ogni prossimo: ‘L'hai fatto a me' ci dirà Gesù al giudizio finale. Gesù vuole anche che l'amore, che egli ha portato sulla terra, diventi reciproco: che l'uno ami l'altro e viceversa, sì da arrivare all'unità» (Chiara Lubich).