Omelia (10-09-2024)
Missionari della Via
Commento su Luca 6,12-19

Gesù, prima di scegliere i Dodici, passò la notte in preghiera. Guardando alla preghiera di Gesù, domandiamoci: Quanto tempo dedichiamo al rapporto con Dio? Come preghiamo? Cerchiamo di formarci spiritualmente? Educhiamo, attraverso la Parola, la nostra coscienza? I primi cristiani erano assidui nella preghiera e nell'insegnamento degli apostoli. Qui troviamo quel "pane quotidiano" che invochiamo nel Padre nostro, capace di nutrire la mente e il cuore. Il Vangelo di oggi ci invita ad un buon esame di coscienza sulla qualità del nostro rapporto con Dio. Le promesse che abbiamo fatto al Signore a che punto sono? E questo sia per noi consacrati che per i laici della Comunità missionaria della Via. Siamo fedeli ai nostri momenti di preghiera? Siamo costanti nei nostri incontri settimanali con la comunità? Abbiamo a cura la nostra formazione partecipando alle catechesi mensili? Siamo costanti anche nell'accostarci ai sacramenti della s. confessione e della s. Comunione? Che il Signore ci faccia comprendere sempre più che essere fedeli ai suoi insegnamenti non è un peso, non è un impegno gravoso, ma è la strada verso la vera libertà. All'innamorato, se del Signore siamo innamorati, non si lesinano certo i momenti di intimità!

«Ascoltare, meditare, tacere davanti al Signore che parla è un'arte, che si impara praticandola con costanza. Certamente la preghiera è un dono, che chiede, tuttavia, di essere accolto; è opera di Dio, ma esige impegno e continuità da parte nostra... Oggi i cristiani sono chiamati a essere testimoni di preghiera, proprio perché il nostro mondo è spesso chiuso all'orizzonte divino e alla speranza che porta l'incontro con Dio. Nell'amicizia profonda con Gesù e vivendo in lui e con lui la relazione filiale con il Padre, attraverso la nostra preghiera fedele e costante, possiamo aprire finestre verso il Cielo di Dio. Anzi, nel percorrere la via della preghiera, senza riguardo umano, possiamo aiutare altri a percorrerla: anche per la preghiera cristiana è vero che, camminando, si aprono cammini. Cari fratelli e sorelle, educhiamoci ad un rapporto con Dio intenso, ad una preghiera che non sia saltuaria, ma costante, piena di fiducia, capace di illuminare la nostra vita, come ci insegna Gesù» (Benedetto XVI).