Omelia (08-03-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?". Gesù rispose: "Il primo dei comandamenti è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza".

Come vivere questa Parola?
E' molto bello che, in questo "tempo di salvezza" che è il cammino quaresimale, Gesù venga precisando al nostro cuore che non c'è comando più grande che quello di amare Dio.
Ed è bello che ci dica anche il "come": con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le nostre energie vitali; in una parola: con tutto quello che siamo.
Per gente come noi, costituzionalmente sempre in bilico tra le attrattive del cielo e il facile fascino della terra, la parola di Gesù ci persuade a fare ordine nella nostra vita. Sì, al primo posto ben venga l'amore per Dio. Che, tra l'altro, è l'inderogabile risposta al suo "amarci per primo", da sempre. Senza questo primato, senza questa centralità d'amore per Dio, nella nostra vita, tutto è sbilanciato. Siamo come una casa sulla sabbia, siamo senza baricentro. Tutto diventa complicato e terribilmente inconsistente. Perché amare Dio è rispondere alla sete e fame profonda di assoluto che ci abita.

Oggi, nel mio rientro al cuore, mi porrò ancora attentamente in ascolto di questa parte profonda di me che non si acquieta negli amori che passano, fossero anche i più nobili. E mi soffermerò a contemplare Gesù Crocifisso come Colui che, nella mia incapacità di amare, si pone come "ponte". Io vado al Padre con Lui, in Lui, in forza del suo essere Amore.

La voce di un antico Padre
Scava nelle profondità di Dio, cercando di gustarvi l'onda silenziosa della contemplazione.
Niceta di Stethatos