Omelia (24-09-2024)
Missionari della Via


Questo Vangelo ci parla dell'importanza dii mettere ordine nella nostra vita, anche negli affetti. Quante volte assistiamo a rapporti malati, o viviamo relazioni disordinate che ci allontanano dal nostro vero bene. A volte per paura di rimanere da soli frequentiamo amicizia e compagnie sbagliate. Altre volte per non far dispiacere ai genitori non viviamo più la nostra vita, ma la loro, quella che loro hanno pensato per noi. Gesù, davanti a questa immagine, davanti ai parenti che lo vogliono fuori dal contesto dove il Padre lo ha messo, mette in chiaro le cose, dicendo che non ha parenti secondo la carne ma secondo la fede: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre». Gesù parla di un'altra famiglia, quella di coloro che compiono la volontà di Dio. Ecco, per noi è importante riflettere, e chiederci: questa amicizia, questo rapporto che sto coltivando mi allontana dal compiere la volontà di Dio? Questa relazione che vivo mi rende migliore o no? Queste persone cercano sinceramente la volontà di Dio o vogliono solo perder tempo, facendo di Dio il cappellano delle loro decisioni? E questo non me lo devo chiedere solo degli altri, ma anche di me!

Un'ultima parola su Maria, dato che anche lei era presente in questa scena evangelica. Forse Gesù ha preso le distanze anche da lei? Assolutamente no! Gesù ci sta dicendo che Maria è madre non solo secondo la carne ma lo è perché compie la volontà di Dio. Maria, dicono i padri della Chiesa, ha concepito Cristo prima nella fede e poi nella carne. Affidiamoci a lei allora, perché ci insegni a compiere la volontà di Dio al di là di ogni relazione di sangue, se questa dovesse allontanarci da Gesù e dalla sua volontà su di noi.

«"Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla". C'è un muro che impedisce l'incontro con Cristo, e questo muro è la folla. A volte quella folla sono gli stessi credenti che invece di essere ponte per l'incontro con Cristo, rischiano di diventare impedimento. Quando un cristiano offre la sua cattiva testimonianza in realtà non sta solo offrendo di se un'immagine brutta ma sta impedendo agli altri di avere fiducia in Cristo. Se infatti tu che credi ti comporti così, come posso fidarmi del tuo Dio? Ecco allora che il Vangelo di oggi ci interroga sul nostro modo di essere Chiesa: siamo ponte e porta, o siamo folla e muro?» (don Luigi M. Epicoco).