Omelia (29-09-2024)
padre Paul Devreux


In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Scacciare un demonio nel nome di Gesù, lo si può fare semplicemente spiegando gli insegnamenti di Gesù o dando esempi di vita basati sulla carità che possono aiutare persone che si stanno facendo del male, a cambiare e migliorare il loro progetto di vita. Questo non è una prerogativa dei cristiani. Tutti possono fare del bene. Ma che un cristiano sia geloso di chi lo fa, questo è brutto. Infatti Gesù continua con un linguaggio apocalittico, pieno di iperbole, che non vanno prese alla lettera, come a volte è successo. Dice:
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue». In altre parole Gesù ci esorta a non fare del male, ma in particolare, quando parla di piccoli che credono in lui, c'invita a stare molto attenti a non fare nulla che possa allontanare chi ha solo la fede e la speranza in Dio, come sostegno. Perché è l'ultima ancora di salvezza per il povero.

Così è della mano, che rappresenta le mie opere. Se sono cattive, dagli un taglio, perché potrebbero trascinarti in una vita che diventa un inferno per te e per chi ti vuole bene. I piedi rappresentano le mie scelte; sono buone, costruttive, mi aiutano a vivere bene? L'occhio è il mio sguardo sui fratelli; è benevolo o tende a fulminarli?

Sono tutte indicazioni che Gesù ci dà per aiutarci a discernere se sono sulla strada giusta, quella che mi aiuta a vivere e a trasmettere vita. Gesù ci aiuta a fare le scelte giuste, perché ci vuole bene.

Buona domenica.