Omelia (13-10-2024)
padre Ezio Lorenzo Bono
GLI SGUARDI DI JOHNNY VALENTINE

I.
Johnny Valentine è un giovane e popolare "social influencer" e "content creator" con 2,5 di followers su Instagram e ben 8 milioni su TikTok. È diventato famoso per i suoi reel virali che lo ritraggono in incontri improvvisi con persone sconosciute, alle quali rivolge, in silenzio, uno sguardo incantato e penetrante, mentre in sottofondo passa la sua bella canzone molto coinvolgente dal titolo "Slip away", che rende magico ogni incontro. Le persone, sia esse giovani o anziani, uomini o donne, rimangono visibilmente sorprese e quasi sconvolte dall'intensità di quello sguardo e reagiscono per lo più con timidezza, incredule che qualcuno le possa guardare in quel modo così attento e profondo. Johnny crea una connessione non verbale che dimostra quanto potente possa essere il contatto visivo nel trasmettere emozioni e trasforma da vero artista la ripresa di questi brevi incontri in una forma di arte espressiva e di raffinata performance.

II.
Sono sempre stato affascinato dal racconto evangelico di questa domenica dove Gesù incontra il giovane ricco. L'evangelista ci regala una delle frasi più belle del Vangelo: "Allora Gesù, fissatolo lo amò". Me lo sono immaginato in mille modi come fosse quello sguardo amante di Gesù che si innamora dell'anima delle persone, e le fa innamorare di Lui. Dopo 2000 anni, Gesù guarda con amore tante persone che lo seguono e si innamorano ancora di Lui. Ma ci sono anche altri che non si lasciano conquistare, come quel giovane del Vangelo il quale, pur attratto e affascinato da Gesù, se n'è andato via. Ma dove se ne sarà andato? Che fine avrà fatto? Non sappiamo più niente di lui, nemmeno il nome. Sparito nel nulla. Sembra quasi che sia questo il messaggio che il racconto evangelico ci vuole dare: quando non rispondiamo all'amore, scompariamo nel nulla, non rimane più niente di noi, neppure il nome.

III.
Per concludere.
In uno dei suoi reel Johnny osserva che il 60% delle persone si innamora al primo sguardo. Il filosofo Marcel Jousse, noto per la sua antropologia del gesto, sosteneva che la prima forma di comunicazione non è la parola, ma il gesto. Gesù, 2000 anni prima, ci mostra che la comunicazione più eloquente è quella fatta di sguardi. Ma gli sguardi, seppur intensi e profondi, rimangono qualcosa di fugace se non si trasformano in una scelta di vita. Anche Johnny Valentine, nella sua bella canzone "Slip away" che accompagna tutti i suoi reel, ripete più volte: "Don't let it slip away" (Non lasciarlo scivolare via) e si chiede come un'avventura fugace possa trasformarsi in qualcosa di duraturo. Anche lui ha capito, come Anna Karenina che abbiamo visto domenica scorsa, che senza impegno e continuità, tutto svanisce in un istante.
Perché solo innamorarsi, non basta. Bisogna dare vita all'amore.

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Ti invito a guardare il videomessaggio settimanale di 30 secondi (in italiano, portoghese o inglese) ispirato al Vangelo della Domenica che puoi trovare (generalmente a partire da ogni mercoledì) sul mio profilo Facebook e Instagram, sul mio canale Youtube e sul mio canale Whatsapp. Il testo del commento al Vangelo lo puoi trovare anche sulla mia WebPage.