Omelia (10-10-2024) |
Missionari della Via |
Avere un amico è avere una fonte di amore disinteressato, di verità a portata di mano, di mancanza di giudizio di condanna. Un amico ti aiuta ad accettarti come sei, ti dice quando hai torto, ti è di sostegno, ti ascolta con il cuore. Chiediamoci: quanti amici abbiamo realmente? Soprattutto dovremmo chiederci: siamo dei buoni amici? Per amici non intendiamo "compagni di allegre serate" o quelle persone che vediamo sporadicamente per un aperitivo o una cena, né tantomeno quelle persone che ti stanno simpatiche e vedi ogni tanto, alle quali telefoni giusto al compleanno e nelle feste. Non possiamo nemmeno ridurre l'amicizia alla gentilezza di rapporti civili; no, si tratta di una relazione vera, profonda, autentica. Inoltre, l'amicizia come relazione ha una reciprocità; se è invadente, diventa tossica, se è autentica diventa vivificante e gioiosamente scomoda. L'amico ti chiama perché è rimasto in panne con l'auto e veramente è capace di venire a chiedere solo a te più che ha un suo parente. A te confida i suoi drammi e con te può ridere anche di se stesso. È bella l'amicizia! Ma anche quando l'amico è scocciato dal momento inopportuno a cui ti sei rivolto a lui, se non ti accoglie per amicizia, lo fa per la tua insistenza. L'amico, infatti, non è quello con il quale ti offendi sempre: non puoi essere amico non perdonando e non accogliendo i limiti dell'altro. La qualità delle persone si vede dal loro modo di essere amici: i preti hanno amici, il vescovo ha degli amici, i genitori hanno degli amici. Gli amici non sono cose da bambini ma doni essenziali e necessari per intessere belle relazioni. Ebbene, Dio, anche Lui, si propone a noi come un vero amico. Dio vuole essere per noi un amico a cui possiamo bussare di notte, che possiamo chiamare se siamo smarriti e soli, anche quando non sappiamo come risolvere il problema di un altro amico o di un nostro familiare. Dio è l'amico per eccellenza che ci insegna, a nostra volta, ad essere amici, padri, madri! «L'amicizia è gratuità, elimina la pretesa. L'amicizia è la reciprocità, è nemica del dominio sull'altro. L'amicizia è riscegliersi nella libertà, è la libertà che allontana la dipendenza. L'amicizia è la franchezza, la capacità di dirsi opinioni diverse senza sentirsi giudicati dall'altro. L'amicizia è la fedeltà, è mettere sempre l'altro in buona luce. [...] L'amicizia vera è consolazione e protezione. È la capacità di mettersi accanto all'altro quando è solo, la capacità di prendersi cura dell'altro. È protezione quando ti stai svendendo, quando ti stai facendo del male. L'amicizia vera è la stima, l'amore di apprezzamento, riconoscere le qualità dell'altro senza averne paura, senza esserne gelosi. Quando si capisce il valore dell'altro, quando la tua vita non sarebbe più la stessa senza la sua presenza. È aiutare l'altro a scoprire il suo valore. La stima allontana il disprezzo, la svalutazione di chi non si riconosce amabile. L'amore di amicizia è un rischio, il primo grande rischio che prepara l'altra grande fatica che è quella di amare. Per Gesù la parola "amico" è fondamentale. Capite come tutto questo sia premessa di una relazione molto più importante e esclusiva? Capite come questa sia la base di una dimensione di fidanzamento, matrimonio o di fraternità» (p. Francesco Piloni). |