Omelia (12-10-2024) |
don Giampaolo Centofanti |
Commento su Luca 11,27-28 Ridurre la vita a cose senza lo Spirito è un grande inganno. Si pensa di farsi bene gli affari propri, di vendicarsi, di ottenere ciò che si vuole, e ci si fa del male da soli. Si soffoca la propria vita. Talora non vi è la grazia per comprenderlo e Dio può sostenere in qualche modo perché non si è chiuso il cuore. Talora ci si può incaponire e rifiutare la grazia e allora si chiude il cuore e ci si toglie vita da soli. Non di solo pane vive l'uomo. Ogni cosa, anche il pane, dà vita se è un dono dello Spirito. Dio da tutto ciò che fa bene appena fa bene ma non dà ciò che fa male finché fa' male. Talora perché una cosa faccia bene va ricevuta nella fede. Quando si chiude il cuore ci si fa male anche nel senso che si rischia di ritardare, di ostacolare, il potere ricevere certi doni. |