Omelia (03-11-2024)
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Un comandamento solo

Siamo nella settimana prima della Pasqua, ci sono molti pellegrini a Gerusalemme; il vangelo di Marco riporta sette dispute, sette contrasti tra Gesù ed i capi dei sacerdoti e gli scribi. E' il racconto dell'ultima settimana di Gesù, piena di episodi a tinte forti, il vangelo di questa domenica è la quinta di queste dispute.


Qual è il comandamento primo di tutti?

La domanda è posta probabilmente da un rabbino, tutto sommato ammirato delle risposte precedenti di Gesù, è un rabbino onesto, vuole sapere veramente da Gesù quale è il comandamento principale, da cui discendono tutti gli altri. La vita religiosa del tempo era popolata da ben 613 comandamenti derivati dalla Torah, difficile capire quale era il più importante, un'impresa far luce nella vita spirituale.

Gesù nel vangelo ci indica chiaramente, senza possibilità di dubbi, il primo dei comandamenti. Deriva direttamente dalla professione di fede che si trova nel Deuteronomio.


Ascolta Israele, ascolta l'unico Signore, non stare a sentire tutti gli idoli che ti parlano. Non si "vede " Dio, si ascolta, ma non si deve avere distrazioni, non si può dar importanza a tutto quello che abbiamo intorno, occorre mettere da parte se stessi. Questa è la condizione base per ascoltare, per permettere a Dio di entrare nella tua vita.


Amerai con tutto il tuo cuore: non è un invito intimistico, il cuore per la Bibbia è il centro da dove partono tutte le scelte, significa un coinvolgimento di vita totale. Vuol dire mantenersi sempre in piena sintonia con i suoi pensieri, con i suoi desideri.


Con tutta l'anima, con tutta la persona, con tutta la vita. Ogni momento deve essere orientato verso Dio, tutto deve convergere verso l'amore infinito.


Con tutte le forze, con tutti i molti doni che vengono dal Signore, significa metterli tutti a disposizione.

Gesù fa un'aggiunta rispetto al credo riportato nel Deuteronomio: con tutta la tua mente. Deve coinvolgere la mente, la ragione, l'intelletto. Deve essere frutto di una scelta cosciente, la ragione deve essere sazia, quando tutto è ragionevole mi affido totalmente a lui. In una battuta cancella tutte le superstizioni, un devozionismo vuoto, fatto di soli gesti senza sostanza. Chi non dedica tempo nello studio della Parola non può affermare di amare Dio con tutta la mente...

Ma Gesù non si ferma e aggiunge: amerai il tuo prossimo come te stesso.

Gesù va oltre: amatevi come io vi ho amato, un amore che deve essere pronto ad amare anche chi non la pensa come te, anche il nemico, anche chi ti toglie la vita, incondizionato, senza limiti e paletti.

I due comandamenti sono in contrapposizione? Ciò che donato all'uno è tolto all'altro? Il vangelo è chiarissimo al riguardo: Matteo riporta che il secondo è simile al primo, per Luca esiste un solo comandamento. In tutto il Nuovo Testamento non si parla più di due comandamenti: esiste un unico comandamento, l'amore all'uomo. Tutti i precetti si riassumono: ama il prossimo tuo come te stesso; tutta la legge trova la sua pienezza in un solo comandamento.

Non possono essere separati.

Dio è l'unico fondamento all'amore al fratello, l'amore incondizionato, l'amore che arriva a donare la vita.


Revisione di vita

- Anche noi abbiamo un comandamento che governa tutta la nostra vita: quale è? Qual è il primo da cui derivano tutti gli altri? E' in sintonia con il primo dei comandamenti di Gesù?

- Noi diventiamo ciò che ascoltiamo. Non dobbiamo fare entrare nelle mente e nel cuore gli idoli...

- Rimanere in sintonia con i pensieri, i desideri di Dio. La preghiera...

- Con tutta la tua mente: quanto tempo dedichiamo a comprendere la Parola, a studiarla, a capire il testo ed il contesto in cui è stata scritta?


CPM Genova