Omelia (16-10-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gal. 5, 22-25 Come vivere questa Parola? Il giorno del battesimo è stato infusa nel nostro centro vitale tutta l'energia dello Spirito Santo, perché ci potesse guidare lungo il cammino della nostra esistenza. Questa è un soffio prima di tutto di pulizia e di neutralizzazione delle tendenze disordinate del peccato originale, che albergano nel nostro cuore e che poi si manifestano in ben circa 15 tipi di azioni malvagie. E contemporaneamente ci fa camminare in novità di vita attraverso diversi atteggiamenti, che sono come tante sfaccettature del comandamento dell'amore. S. Paolo ne elenca 9 tra i principali. Tutto questo esige responsabilità ed esigenza da parte di noi stessi per essere docili a questo lavorio dello Spirito nella nostra persona, in modo da collaborare con Lui con solerzia e costanza. Purtroppo però la maggior parte dei credenti si ricorda dello Spirito Santo solo il giorno di Pentecoste, se va bene, e perciò finisce per limitarsi alla osservanza esteriore di qualche comandamento; per il resto si limita a curare una specie di buonismo esteriore, che faccia stimare dalla gente, anche se il cuore dentro è pieno di corruzione e di contraddizione al Vangelo. Gesù aggredisce i farisei e i dottori della legge proprio per questo. Abbiamo dimenticato lo Spirito Santo e siamo come dei sepolcri imbiancati, proprio come i farisei condannati da Gesù. Che questa Parola di Dio ci possa davvero convertire una buona volta al primato dello Spirito Santo nella nostra vita. Il test di questo sarà quante volte al giorno lo invocheremo e lo consulteremo per le decisioni che dobbiamo prendere, perché siano tutte secondo Dio.
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