Omelia (17-10-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Ef. 1, 1-10 Come vivere questa Parola? Un ampio cantico di lode e di ringraziamento a Dio l'inizio di questa lettera ai cristiani di Efeso e dintorni, nella quale S. Paolo, immerso in una grande contemplazione mistica, traccia per quella comunità e anche per noi il piano universale dell'amore di Dio. Piano che parte dalla creazione del mondo fino a giungere alla predestinazione di ogni persona di buona volontà ad essere "santa e immacolata davanti a Lui" e potere così vivere la vita di figli adottivi suoi. E questo grazie al Signore Gesù, che, con il suo sacrificio redentore, ci ha ottenuto il perdono delle colpe, per il dono del suo sangue versato sulla croce e ci ha riempito della ricchezza della sua grazia. In tale modo ha potuto ricondurre gli uomini e tutta la realtà della creazione all'unità, in modo da formare una cosa sola con Lui. Che differenza tra questo panorama di amore infinito e la grettezza di mente e di cuore dei farisei e dottori della legge, preoccupati di salvaguardare unicamente il loro potere e i loro privilegi, diventando così i continuatori di coloro che hanno perseguitato ed ucciso i profeti, anche se ora si vantano di avere costruito per loro dei magnifici monumenti sepolcrali. Un animo così meschino, per cui, oltre rovinare se stessi, impediscono alla gente di entrare nella vera conoscenza del piano di Dio per la salvezza di tutti, come se si fossero impadroniti della chiave della conoscenza, presentando solo la facciata di una religione falsa, che impedisce di entrare nel Regno di Dio. Chiediamo allo Spirito Santo che allarghi gli spazi della nostra mente e del nostro cuore, per diventare anche noi, come S. Paolo, come S. Ignazio di Antiochia, che ricordiamo oggi, contemplativi del piano meraviglioso di Dio e collaboratori zelanti della sua realizzazione nel nostro tempo, anche a costo di pagare molto cara la nostra fede e la nostra testimonianza, come è successo a loro.
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