Omelia (25-04-2006) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Parola, opere, vita Il Signore operava con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano. Il Vangelo di San Marco si chiude con l'apparizione del Cristo Risorto agli Undici apostoli. È un momento solenne ed importante, che non rappresenta soltanto il mantenimento delle profezie di Gesù. Non è soltanto la manifestazione definitiva della gloria del Signore. Contiene un mandato preciso per gli apostoli: la missione della nuova chiesa di Cristo. Le parole di Gesù sono quindi importanti perché indicano agli Apostoli il contenuto effettivo di questo mandato. È la missione che è tramandata alla chiesa e che è opera di salvezza e di guarigione. L'annuncio della Parola, l'amministrazione dei sacramenti, le opere a livello caritativo, le diversi pastorali intraprese dalla chiesa sono la realizzazione concreta di queste parole di Cristo. Proprio in queste parole non vi è solo un invito; contengono un qualcosa di molto più preciso: una promessa ed una certezza. Il Vangelo non è soltanto il libro che racconta la storia di Gesù di Nazareth; contiene Parole di vita; contiene il messaggio che Gesù continua a trasmetterci fino ad oggi tramite la Chiesa. Il Vangelo è un libro aperto alla nostra vita; è Gesù ancora opera oggi; è la sua promessa continua a essere efficace con l'azione di grazia e di misericordia. L'invito di oggi è di aprire il Vangelo come il contenitore di un tesoro prezioso; un tesoro vivo e che tocca a noi far luccicare in tutta la sua brillantezza. |