Omelia (25-10-2024) |
don Giampaolo Centofanti |
Commento su Luca 12,54-59 Senza la grazia non si cercano le risposte che davvero sciolgano i nodi e aprano le strade. Si fugge dalla sofferenza, si corre appresso a speranze e bisogni mal compresi affannandosi e agitandosi per cose che si riveleranno ingannevoli. Ma fino a qui non vi è chiusura volontaria. Dio, comunque sostenendoci a modo suo, può permettere questi passaggi per farci sperimentare nella carne il bisogno di cercare risposte autentiche. Il punto è che pur quando comincia a germogliare una grazia nuova ci si può lasciar confondere e dominare da ansie, smanie, capricci, fasulle voci interne a noi ed esterne che ci distolgono dalla via della vita. Ecco che si può sperimentare che il vero avversario di noi stessi può essere solo il nostro io ripiegato su di sé. Questo ci può chiudere alla vita mentre tutto ciò che non dipende dal nostro io se Dio lo permette è perché potrà essere occasione di crescita. |